Iannone, figlio d’arte A 22 anni è la novità dell’Italia di Brunel

«Che emozione l’sms del manager Troiani: non ci speravo La mia fortuna? Rientrare a Treviso e lavorare con Smith»

»Quando ho visto l’sms di Troiani non ci volevo credere, chi se l’aspettava? Sono felicissimo, ogni atleta sogna di poter rappresentare un giorno il suo paese. Non mi illudo, penso solo a mettermi a disposizione e a lavorare».Viva la sincerità. Tommaso Iannone, 22 anni, ala del Benetton, figlio d’arte (papà Caio è stato flanker ai tempi di Rich) e nipote dell’imprenditore de’Longhi, è l’uomo nuovo della linea arretrata dell’Italia di Brunel. Il ct francese lo ha convocato al primo raduno della nuova stagione: un premio indubbio ai progressi di Tommaso, che quest’anno si è messo più volte in mostra, mostrando disinvoltura in attacco, sicurezza in difesa, piede e tanta confidenza nei templi anglosassoni.

«Ho avuto la fortuna di venire a Treviso, il posto giusto per crescere: da parte mia ho lavorato e stop lavorando tantissimo, è più facile migliorarsi. Ma dopo le nazionali giovanili, e due match con gli emerging, non ero mai stato preso in considerazione: la chiamata è stata una sorpresa assoluta».

Cresciuto nella Tarvisium. con Ino Pizzolato e Massimo Teston, è passato all’Accademia, poi due stagioni a Parma. Ora il rientro nella natia Treviso,, ma sull’altra sponda. In passato ha giocato anche apertura, ma con Smith oscilla fra centro e ala, anzi lungo l’out è diventato un jolly capace di accelerazioni ma anche di invenzioni in grado di disorientare gli avversari.

E fuori dal campo? «Prima o poi mi iscriverò all’università, per ora voglio concentrarmi sul rugby e divertirmi», risponde Tommaso, «mi piace Scienza Politiche, per unì’esperienza di lavoro all’estero». Con lo zio? «Vediamo, magari in futuro gliene parlerò...».

Intanto il Benetton prepara il big match con la leggendaria Tolosa, che ieri ha demolito le Tigri di Leicester. Per Smith l’obbligo di sistemare il pack, dove in prima linea manca ancora il contributo di Roux, lontanissimo da uno standard accettabile a questi livelli. Ma anche di registrare la mediana e le scelte tattiche, per non parlare della difesa, bucata due volte in parità numerica. E Iannone cosa dice? «Purtroppo commettiamo ancora errori che a questo livello si pagano caro, per non parlare dei tre gialli su un campo dove loro hanno perso un solo match negli ultimi 7 anni....».(a. p.)

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