Gori stretto tra Duvenage e Tebaldi «La concorrenza interna è spietata»

IL RITORNO
Edo “Ugo” Gori ha superato un momento molto difficile, sette mesi fuori per infortunio sono lunghi (gli costano l’azzurro), avrebbero potuto abbattere un toro. Ma non un Leone: dopo tante sofferenze Gori riesce a dare il proprio contributo alla causa biancoverde e si sta godendo il buon periodo del suo Benetton: venerdì ad Agen i Leoni avranno la possibilità di mettere fuori gioco anche l’altra francese e di trasformare la qualificazione nel girone di Challenge in una lotta a due con gli Harlequins. «Piano piano mi sto rimettendo in forma e fisicamente mi sento sempre meglio - dice il mediano di mischia - giocare è importante, serve per accumulare minuti e prendere sempre più confidenza. Naturalmente c’è molta concorrenza interna e ognuno vorrebbe giocare, tutti hanno visto ad esempio come Duvenage sia un ottimo giocatore, ma anche Tebaldi e gli altri: è importante avere un livello di competizione piuttosto alto per crescere individualmente e come collettivo. Magari se non giochi ti girano un po’, però bisogna capire che tutto si fa per il bene della squadra».
Squadra che ha iniziato la Challenge davvero alla grande.
«Contro Grenoble era una partita importante, la prima di Coppa: credo sia stato un bello spettacolo per tutti i tifosi ma anche noi ci siamo divertiti parecchio in campo».
C’è la sensazione che abbiate piacere a giocare.
«Credo di sì, ogni partita a Monigo è stata abbastanza spettacolare, è bello appartenere e giocare in questo gruppo, sia in partita che durante la settimana, c’è confidenza e voglia di fare. Quindi il termine divertimento per questa squadra mi sembra azzeccato, lo stiamo dimostrando sia in campo che fuori».
Come state vivendo questo momento, Gori?
«E’ sicuramente un momento importante, da un anno e mezzo il Benetton sta vivendo un buon periodo, tutti abbiamo voglia di giocare e di fare ottime cose. Una squadra che è come una grande famiglia».
Iniziamo a parlare della trasferta di Agen.
«Partita dura, le francesi in casa loro sono sempre parecchio dure da battere perché puntano tanto sul fisico. Inoltre non hanno per nulla voglia di fare brutte figure sul proprio campo». —
S.F.
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