Gavazzi va oltre Treviso I Dogi con marchio Fir

Treviso attende lumi, ma Gavazzi piazza un nuovo contrattacco nella partita della futura Celtic League. Venerdì ha proposto ai 4 club veneti di Eccellenza (Rovigo, Petrarca, Mogliano e San Donà) un’ipotesi di franchigia veneta, modello Dogi, ma a controllo federale con la partecipazione di privati. Staff e management federali, club che restano in Eccellenza, giocatori che possono salire dai club alla franchigia, che come rosa avrà i top player rimasti sul mercato dopo la diaspora di Treviso (ma anche dalle Zebre: dati in partenza Sarto e Vendtti, verso la Francia, e Iannone). E anche un accademia Under 19 per ciascuna selezione. Scenario che vede Treviso tornare in Eccellenza , con gli altri 4 club veneti.
Un sorpasso forse fatale a Treviso; anche la Ghirada dicesse si, si entra in realtà che non sono quelle prospettate al Benetton da Roma con la bozza di regolamento appena inviata in Ghirada. La sensazione è che la Fir sia...oltre Treviso (e lo stesso Gavazzi l’avrebbe fatto capire esplicitamente). Venerdì 21 in consiglio si esaminerà la lettera in cui il Benetto ribadirà la sua posizione: scendo e attendo il bando.
Peccato che Gavazzi, per la sua seconda opzione, ovvero i veneti Dogi, abbia rilanciato con la «superfiche» da 3milioni di tassa annua di ingresso risparmiati in futuro. «Perché dare 2,6 milioni a Zebre e all’altra squadra»?, si è chiesto. Ora pensa a una supersocietà federale, dove la Fir mette il 70% del capitale (8-9 milioni), e i privati il 30% (fra i 2 e i 3 ), per creare due «rami d’azienda», le 2 franchigie con budget di poco inferiore ai 6 (fra i 5,2 e i 5,8). Se poi ci sono più sponsor, meglio...
Un nuovo modello che seppellisce ogni realtà privata come Treviso. In Celtic gioca la Fir. Dovessero nascere i Dogi, lo scenario non esclude Treviso, e in teoria nemmeno Benetton (nè da azionista, nè da sponsor). Ma Treviso torna dov’era partita, e deve rivedere tutto, ben oltre la rifondazione annunciata.
In Veneto non sta alla finestra il Crv, presieduto da Marzio Innocenti. Forse incontrerà i presidenti dei club veneti. E la politica? A Treviso, il sindaco Manildo annuncia su tweet un incontro a breve con Luciano Benetton e il presidente. La Lega è attiva in Regione.
E dalla Ghirada dicono che si è pronti a dar battaglia legale, se non venisse pubblicato il bando di partecipazione, richiesta primaria che Gavazzi ha però scartato per «tempi troppo ristretti». E il presidnete Fir, per completare l’ìen plein, ha prospettato il nuovo scenario della supersocietà federale anche ai tre club laziali (Capitolina, Fiamme Oro, Lazio). Giro di orizzonti totali, sulle tre opzioni: è già pronto per venerdì.
Curiosità. Del marchio Dogi è depositario l’ex pilone petrarchino Menapace, che ha acquistato il 50% da Corrado Della Siega, e una quota di minoranza dal parmense Giacon.
E venerdì, in consiglio federale, anche un avvicendamento significativo: a Roberto Besio, recentemente scomparso, subentra Roberto Zanovello, del Cus Padova, primo dei non eletti, esponente della cordata sconfitta di Zatta. Sarà il primo consigliere di opposizione.
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