Fioretto a squadre: Bebe conquista il bronzo

TREVISO. La sua prima volta da capitana. Con la responsabilità di tirare per ultima e piazzare le stoccate che chiudono i giochi. Lei, unica di categoria “B”, preferita alle due compagne di classe “A”, e quindi con minore disabilità, Loredana Trigilia e Andreea Mogos. Beatrice Vio suggella i Mondiali paralimpici di Eger, in Ungheria, trascinando le azzurre del fioretto al bronzo. Tutto sotto gli occhi estasiati di papà Ruggero e mamma Teresa che sabato avevano assistito all’impresa nell’individuale. L’Italia, inserita fra le otto teste di serie, ha piegato ai quarti 45-39 l’Ucraina, alzando poi bandiera bianca in semifinale al cospetto di Hong Kong, numero uno del ranking e vincitrice 45-18. Un rullo compressore che nei turni precedenti aveva annichilito 45-6 la Grecia. Le azzurre si sono riscattate nella finalina per il bronzo, avendo ragione 45-38 della Russia. Con “Bebe”, interprete di una rassegna indimenticabile, chiamata a infilare le ultime botte. Titolo alle asiatiche che nell’atto conclusivo hanno sconfitto 45-31 le padrone di casa dell’Ungheria. Cala il sipario sull’avventura magiara, ma la moglianese promette nuovi traguardi. Fra meno di un anno, l’appuntamento con la storia è a Rio. (m.t.)
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