Fa pipì a bordo campo: espulso «Non si è capito con l’arbitro»
TARZO. Il caso più noto è forse quello di Pippo Inzaghi, che nel 2007 allo stadio Barbera di Palermo durante le fasi di riscaldamento non riuscì a contenersi e molto discretamente (non abbastanza, però, da evitare di farsi pizzicare da qualche telecamera) fece i suoi bisogni a bordocampo. Ma basta cercare su internet per trovare un elenco sorprendentemente lungo di giocatori che, non riuscendo a trattenersi fino ad arrivare negli spogliatoi, l’hanno… fatta lì a pochi metri dalla linea laterale. Più curioso è rilevare che in pochi mesi siano stati ben due gli episodi analoghi (entrambi puniti con il cartellino rosso) accaduti sui campi della provincia di Belluno.
L’ultimo risale a mercoledì sera, quando a Castion, nel recupero di Seconda categoria R, un giocatore del Tarzo Revine Lago, Sané, è uscito dal campo per soddisfare l’impellente bisogno e, a seguito di questo, è stato espulso dal direttore di gara. L’episodio, peraltro, sarebbe scaturito da un’incomprensione tra giocatore e direttore di gara.
«È un ragazzo giovane – spiegano i dirigenti del Tarzo ricostruendo l’accaduto – che ha chiesto all'arbitro la possibilità di uscire fuori dal rettangolo perché non ce la faceva più a trattenere. L'arbitro acconsentiva: l'incomprensione nasce dal fatto che l'arbitro intendeva dire “vai pure nello spogliatoio” mentre il ragazzo, che non sapeva del regolamento, aveva capito di poter risolvere il problema al di là della linea laterale. Siamo dispiaciuti per quanto accaduto, sicuramente è stato fatto con ingenuità. Speriamo peraltro che si dia più risalto alla prestazione e al risultato della gara, giocata e vinta dal Tarzo Revine Lago in 9 contro 11, in cui lo stesso Sané era stato fino ad allora uno dei migliori. Ripeto: è un ragazzo giovane e forse non merita di essere ricordato per un’ingenuità». —
N.P.
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