Eclisse, in Eccellenza dopo dieci anni

PIEVE DI SOLIGO. A dieci anni dall’ultima apparizione in Eccellenza (2005-2006), arrivata dopo un decennio di serie D della “Real” Pievigina, Pieve di Soligo si riaffaccia nel massimo campionato veneto di calcio. Lo farà con la nuova denominazione Eclisse Carenipievigina, ma con lo stesso spirito che portò il paese al centro del calcio trevigiano. E, in questo senso, il presidente Paolo De Nicolo in soli due anni ha pure eguagliato il padre Vito, numero uno della società che nel 1973-74 centrò la Promozione. «Sì, fa piacere, anche se l’Eccellenza è arrivata solo con il ripescaggio», sorride il figlio d’arte. «La cosa importante è che, sin dalla fusione del 2007, abbiamo sempre operato con lungimiranza ed oculatezza, investendo non solo sulla prima squadra, ma anche sui giovani», ribadisce De Nicolo. Per questo, sarà “consolidamento” la parola d’ordine della stagione 2015-16, presentata nella cornice del ristorante da Loris. Quattro gli acquisti. In difesa arriva Alessandro Grillo (’84, ex Vittorio, Opitergina, Union Qdp), a centrocampo i giovani Leonardo Bonotto (’93, ex Liventina, Udinese, Sacilese e Conegliano) ed Edoardo Guerra (’97, dal Montebelluna), mentre l’attacco segna il gradito ritorno di Yomo Rodrigue Gondo Diomandè (’88, ex Feltrese, Ponzano e Preganziol), reduce da un anno in Francia. Confermati mister Marco Conte e il preparatore dei portieri Stefano Moschin, nuovo viceallenatore Nicola Sacconi.
La rosa. Portieri: Simone Villanova (84), Carlos Pagos (99) e Riccardo Zonta (99). Difensori: Diego Breda (97), Alessandro Cason (85), Luca Gaiotti (80), Alessandro Grillo (84), Alessio Munarin (94), Marco Nardi (86) e Davide Pizzol (84). Centrocampisti: Leonardo Bonotto (93), Edoardo Guerra (97), Mattia Maccari (96), Gianfranco Nardi (78), Jason Spagnol (95). Attaccanti: Massimo De Martin (83), Yomo Rodrigue Gondo Diomandè (88), Alessio Frezza (96), Sandro Murador (83) e Cristiano Prizzon (97). Aggregati anche i ’98 Matteo Brandalise, Stefano De Zotti, Jurgen Janko, Alex Lovisotto e Michael Vanzella.
Glauco Zuan
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