È la panchina il segreto dell’Imoco Volley Conegliano

Le sette “alternative” alle titolari stanno trovando molto spazio: turnover e impegni ravvicinati le rendono indispensabili

CONEGLIANO. Nell’Imoco che continua a sbriciolare record su record (23 set consecutivi vinti, imbattibilità casalinga che dura da tredici mesi in Italia), tutte le pantere del roster brillano. Se delle “titolari”, che domenica davano spettacolo a bordo campo con vari siparietti e danze, sappiamo valori e qualità, è giusto evidenziare i numeri e risultati anche delle “riserve”, quelle che, negli allenamenti, stanno nell’altra metà del campo e tengono altissimo il livello del gioco di tutta la squadra. Uno dei risultati più evidenti è l’intercambiabilità delle giocatrici, che si sono alternate in campo con una frequenza mai così alta: tutte hanno avuto, e avranno, spazio in questa stagione che, se tutto andrà secondo i piani e i desideri, prevede ancora una ventina di partite da qui a maggio.

Di Giulia Gennari colpisce il fatto che abbia giocato, su sedici partite, di cui sette da titolare, in dodici sestetti diversi, dimostrando una grande capacità di adattamento e un’intesa crescente con le compagne; dei suoi 28 punti ben 13 sono aces, uno ogni nove servizi. Tra le tante nuove arrivate in gialloblù, la schiacciatrice tedesca Jennifer Geerties ha confermato le qualità mostrate a Schwerin e in nazionale: è scesa in campo in tutte le finali giocate dall’Imoco ed è stata in assoluto la giocatrice più utilizzata da Santarelli, che l’ha mandata in campo in 29 gare delle 31 finora disputate. E’ una sicurezza in ricezione (66% di positiva, 45% di perfetta) e aiuta al servizio, dove è una delle meno fallose; in attacco un discreto 33% e 15 muri.

Terry Enweonwu si è già scrollata di dosso la definizione di “cugina di Egonu”, mettendo in mostra il talento che l’ha portata anche in azzurro: pur avendo visto il campo solo in dieci occasioni, ha fatto due volte il record di 6 aces in una gara (contro il Minas al Mondiale, dove ha fatto il suo record di 23 punti, e due giorni fa contro Caserta), impresa riuscita solo a Samanta Fabris nello scudetto 2018. Dall’alto della sua esperienza anche internazionale, fatta di circa 500 gare e oltre 5mila punti segnati, Indre Sorokaite sta mettendo pienamente a frutto, con molta elasticità, il suo doppio ruolo di schiacciatrice e opposto; anche lei ha giocato tutte le finali di quest’anno e, tra le “riserve”, è quella che ha attaccato più palloni (327, il 10% di tutta la squadra), andando sette volte in doppia cifra.

Al centro della rete spiccano le prestazioni di Chiaka Ogbogu: la texana ha messo a segno 53 muri, tanti quanti De Kruijf, ma disputando otto gare in meno. Da applausi il 57% in attacco con un rendimento molto costante e la media di 10 punti a partita (top 21 contro Perugia). Il ruolo di Alexandra Botezat è stato legato più alle rotazioni al servizio che alla prima linea; in entrambi i casi ha fatto il suo, sbagliando pochissimo in battuta e attaccando con un ottimo 51%.

Per Eleonora Fersino quest’anno meno presenze (l’anno scorso 41, ad oggi 16, di cui 5 da libero), ma con maggiore qualità: in ricezione è salita al 68% (39% perfetta) e in battuta ha commesso un solo errore su 32 servizi. Insomma, riserve a chi? —


 

Argomenti:imoco volley

Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso