Due ruote: campioni ma in sicurezza
Alla Festa provinciale Fci si parla di strade e piste dedicate ai pedalatori

RADICCHIO E BICI. Mauro Simion, campione europeo pista: i suoi coltivano nobile radicchio
Oggi all'auditorium del centro direzionale di Veneto Banca il ciclismo provinciale si ritrova per fare il punto della situazione e - perché no - per celebrare i propri allori. Ma il tema di questa festa sarà - non a caso, visto il dibattito estivo sul Montello - la sicurezza dei ciclisti sulle strade della Marca. E, par di capire, sul progetto della messa in sicurezza di alcuni percorsi «dedicati».
Ben si sa quanto i singoli gruppi sportivi, con il loro carico e peso civile e politico (il numero di iscritti alla federciclo trevigiana, con l'aggiunta, per ogni tesserato, «appena» di una mamma e un papà, oppure di un figlio e un coniuge, mette insieme circa 20 mila «interessati»), possano tenere per il cravattino più di qualche politico reticente o, peggio, troppo attento ad altre categorie. Quindi, se «il popolo delle biciclette» decidesse di tifare politicamente per chi pensa alla sua sicurezza... La l'annuale festa provinciale si farà anche grazie alla collaborazione dei soci del Gs Colle Jolly di Montebelluna, che curerà la logistica e la ristorazione della Festa, e l'ospitalità di Veneto Banca. Ad essere premiati saranno gli atleti trevigiani che hanno vinto titoli assoluti nei campionati Europei, Italiani e Provinciali. Come già accennato, la sicurezza dei ciclisti sulle strade sarà il cardine dell'annuale relazione del presidente del comitato provinciale Fci, Ivano Corbanese, che porrà anche l'accento - come dice un comunicato - «sulla necessità di disincentivare gli eccessi agonistici dei cicloamatori e di predisporre una nuova etica sportiva che consideri la viabilità di tutti gli utenti della strada, la loro sicurezza e l'aspetto ecologico del territorio». La crescita dei numeri dei cicloamatori e dell'età dei praticanti sono sotto gli occhi di tutti. Ma proprio tra i cicloamatori - giusto per partecipare alle "gran fondo" - crescono i più giovani. E sono molto giovani anche tutti i nuovi iscritti che disputano gare di mountain bike. Insomma, se calano i possibili futuri Basso, Pellizotti e Bruseghin, cresce però una base nuova. «E sta crescendo anche - dice Corbanese - un gruppo di giovani dirigenti, fortunatamente lontani da alcune antiche storure». Basta consultare la tabella qui a destra per vedere chiaramente che Treviso resta leader per tesserati (agonisti, amatori, cicloturisti, tecnici. Solo nelle motostaffette, per chiari motivi, Padova vanta una preminenza) e gare organizzate: anche nel 2011, avrà l'opportunità di ospitare importanti eventi quali i Campionati del Mondo di mountain bike, lo svolgimento di una tappa del Giro d'Italia professionisti, ed anche l'organizzazione dei Campionati giovanili su strada. «Sono attenzioni ed attestazioni - dice il presidente Corbanese - che la Provincia merita per la passione, l'impegno e la cultura e l'utenza che esprime in termini ciclistici».
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso
Leggi anche
Video