Cricket, Paese succursale dello Sri Lanka
A Casteller, nel Trevigiano, la scuola che sforna le under 13 migliori d'Italia

FENOMENO CRICKET A fianco con gli istruttori federali e sotto le forze della Casteller
PAESE.
Hanno conquistato due podi le ragazze del «Casteller Cricket Club Paese». La squadra under 13, composta interamente da alunne della scuola media Casteller, ha vinto il primo posto del campionato italiano femminile di cricket.
Mentre le ex alunne, che ora hanno tra i 16 e i 18 anni e continuano a giocare nella squadra seniores, si sono classificate terze. La stagione agonistica 2010 si è conclusa il 9 e 10 ottobre a Medicina, nel Bolognese, dove le sedici ragazze partite da Paese sono state premiate prima di tornare a casa, e tra i banchi, festeggiate dai compagni dell'istituto.
E' dal 2007 che alla scuola media Casteller è stato introdotto il cricket tra le attività sportive «alternative» che danno molta importanza al fair play, il gioco onesto. Una disciplina che educa quindi al gioco di squadra ma anche all'agonismo sano, nel rispetto dell'avversario. Dopo aver costituito la società sportiva, con l'aiuto del Comune di Paese ed alcuni sponsor, l'istituto è riuscito ha dotarsi del materiale necessario e a partecipare a tutte le categorie dei campionati federali del cricket italiano. E' stata una decisione inusuale quella del preside dell'istituto tre anni fa, quando si è deciso di proporre ai ragazzi una disciplina ancora poco conosciuta in Italia, tra le attività facoltative dei laboratori settimanali a disposizione degli alunni. Si tratta per ora solamente del quarto campionato nazionale disputato a livello femminile, il secondo per quanto riguarda l'under 13.
Ecco perché per la preparazione tecnica la docente e allenatrice Rosi Giunta è stata aiutata da quattro tecnici federali, di cui tre provenienti dallo Sri Lanka ed uno dall'India, paesi in cui questo sport di origine inglese ha trovato modo di diffondersi rapidamente. Gli allenamenti si svolgono alla scuola media di Postioma, presso la palestra nel «campo pratica» esterno. Ma certamente a Paese questa sta diventando già una piccola-grande (e piacevole) tradizione.
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