Convalida anticipata: annullato il daspo a un ultra del Treviso

TREVISO. Un giudice delle indagini preliminari che invece di far trascorrere le 48 ore previste dalla legge, convalida "appena" dopo 47 ore e 35 minuti l'ordinanza della questura di obbligo di firma nei confronti di un noto ultras del Calcio Treviso, Denis Garbin. Tanto è bastato perché il legale di Garbin facesse ricorso e che il ricorso venisse accolto. La storia è questa.
Con l'ordinanza del 17 settembre 2016, emessa alle ore 10.15, il gip del Tribunale di Treviso convalidò quella del questore di Treviso, emessa cinque giorni prima, cioè il 12, e notificata a Garbin il 15 settembre alle ore 10.40, pertanto, senza il rispetto del termine a difesa di 48 ore. L'ordinanza obbligava Garbin a presentarsi in questura 20 minuti dopo l'inizio e 20 minuti prima della fine di ogni partita dell'Acd Treviso. La sentenza, che risale al 4 maggio scorso, recita che «se il pubblico ministero ha un termine di 48 ore per decidere se presentare o meno la richiesta di convalida, analogamente, deve ritenersi che il destinatario del provvedimento abbia anch'egli un analogo termine a difesa, parimenti decorrente dalla notifica del provvedimento del questore, per presentare memorie o deduzioni al giudice competente per la convalida del provvedimento.
In questo modo, l'interessato sa che, entro 48 ore dalla notifica dell'atto, la documentazione rilevante, trasmessa dal questore al procuratore della Repubblica, sarà da quest'ultimo trasmessa al giudice per le indagini preliminari, in caso di richiesta di convalida, e sarà consultabile per esercitare il diritto di difesa mediante la produzione di memorie o deduzioni al giudice per le indagini preliminari. Il mancato rispetto di tale termine dilatorio di 48 ore, necessariamente finalizzato a consentire l'effettivo esercizio del diritto di difesa, è causativo di nullità».
Insomma, per buttarla sull'ironico, si parla sempre, e giustamente, dei ritardi e della lentezza della complessa macchina giudiziaria italiana, che tanti problemi stanno causando ai cittadini; per una volta che un giudice anticipa la sua decisione, anche solo di 25 minuti, ecco che viene tutto vanificato. D'altra parte come dicevano i latini: dura lex sed lex.
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