Cinque promesse trevigiane allenate dai campioni olimpici

Atletica. Michielin, Zuccon, Boidi, Mumelter e Donè convocati nello Junior Team sotto le ali di Baldini e Dorio
Di Giuliano Doro

Si scrive Junior Team Fidal Veneto, si legge università dei talenti. Una generazione di fenomeni “allevati” da due campioni che hanno assaporato la brezza esaltante dell’Olimpo: Stefano Baldini, oro nella maratona di Atene 2004 nello storico percorso tracciato da Filippide e la vicentina Gabriella Dorio, oro olimpico nei 1.500 metri a Los Angeles 1984. Sono 35 atleti che hanno tra i 17 e 19 anni e incarnano il progetto di tutela e valorizzazione dei giovani talenti. Cinque di questi sono trevigiani che, insieme agli altri, sono stati presentati sabato sera al Centro di preparazione olimpica di Schio (Vicenza). Tra i presenti il presidente del Comitato regionale Fidal Paolo Valente, i tecnici della struttura regionale guidata da Enzo Agostini, il consigliere nazionale Fidal Sergio Baldo, a sua volta ex atleta azzurro del salto in alto.

Via, dunque, alla seconda stagione del J-Team, con’assenza. Quella di Carolina Michielin, l’unica quota rosa assegnata alla Marca. L’atleta di Montebelluna, campionessa italiana allieve nei 2.000 siepi e portacolori della Silca Ultralite di Conegliano è ferma per problemi fisici da qualche settimana. «Spero di riprendere gli allenamenti al più presto» dice con arrembante simpatia, «Purtroppo rischio di saltare i campionati italiani di Jesolo». Sono in programma tra il 14 e il 16 giugno e rappresentano una tappa di avvicinamento ai veri obiettivi dello Junior Team.

Ovvero i mondiali allievi di Donetsk (Ucraina) che si svolgeranno tra il 10 e il 14 luglio e gli Europei juniores di Rieti in calendario tra il 18 e il 21 luglio. E c’è da scommettere che alcuni di questi ragazzi saranno tra i protagonisti. Sono tutte new entry, i ragazzi della Marca. Giacomo Zuccon, classe 1996, uscito dal vivaio di Trevisatletica. Inserito nel J-Team per le prove multiple è allenato da papà Rolando. Il suo palmarès parla di tre titoli regionali (60 hs e cross) e tre primati regionali (tetrathlon ragazzi, pentathlon cadetti e pentathlon indoor allievi). Per titoli e piazzamenti è tra i primi 20 atleti in Italia di sempre sia sui 60 hs che nelle multiple.

Il suo obiettivo restano i mondiali e perciò il 4-5 maggio ai societari di Montebelluna punta a centrare i minimi che gli daranno il pass per l’Ucraina. Altro portacolori di Trevisatletica e nuovo socio del J-Team è Luciano Boidi.

Sedici anni, originario di Genova e giramondo a causa del lavoro del padre ha vissuto a Como e in Lazio, ora abita a Preganziol. Divide il suo tempo tra la passione per il lancio del peso, gli studi scientifici e il pianoforte. È salito alla ribalta nazionale da allievo lo scorso anno, ma all’inizio del 2013 è definitivamente esploso raggiungendo il 16.71 indoor che è anche il suo personale. Personale che ha sfiorato anche domenica agli impianti di San Lazzaro con 16.65. «Ma arrivavo da nove ore di viaggio in due giorni per un esame di pianoforte sostenuto in Toscana» quasi si giustifica pensando ai 17.70 che è il minimo per i mondiali. «Ce la farò», assicura. 14.60 è anche minimo fissato per il salto triplo. Specialità nella quale eccelle Niccolò Mumelter e suo prossimo obiettivo. Diciasette anni da compiere il prossimo 29 ottobre, studia al liceo scientifico “Casagrande” di Pieve di Soligo, dove vive. Atleta della Silca Ultralite è allenato da Giampaolo Scottà. 14.20 è il salto che ha fatto registrare qualche settimana al meeting di Ancona che gli è valso il sesto posto nazionale. Gli mancano ancora 20 centimetri per salire sull’aereo diretto a Donetsk.

È nato e vive a San Donà di Piave l’ultimo dei talenti del J.Team. Si chiama Riccardo Donè, è al quarto anno di ragioneria e corre per l’Atletica Mogliano. Compirà 18 anni il 18 agosto prossimo, è al primo anno Juniores. Nel primo anno da allievo ha conquistato l’argento nella 3.000 siepi nei tricolori di categoria. Bronzo tricolore di categoria l’anno successivo nel cross. Arriva dallo Jesolo e ha trovato il suo mentore in Faouzi Lahbi, tra i più grandi ottocentisti degli anni Ottanta e papà di Jacopo, classe 1993 e già promessa dell’atletica azzurra. «Con Lahbi sto facendo una preparazion intensa» dice il mezzofondista, «mi alleno da lunedì a venerdì negli impianti di Mogliano, ma continuo ad allenarmi da solo anche nel weekend...». Perché dal sacrificio nascono le medaglie.

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