Chiara, rivelazione trevigiana reginetta della carovana rosa

TREVISO. L’animazione con i bambini al villaggio partenza, i gadget distribuiti lungo il percorso e all’arrivo. La bellezza della Liguria e di tanti luoghi che non ti sogneresti mai di visitare. Il tifo per la rivelazione Formolo e il curioso siparietto in albergo con un ciclista trevigiano. Lo stacchetto del Giro da ballare e l’inconveniente di un tamponamento sulle rampe dell’Abetone. Ma anche l’incontro con ragazze e ragazzi provenienti da tutta Italia, l’essere parte di una città viaggiante composta da duemila persone.

Chiara Cappelletto, 23 anni, hostess trevigiana con preferenza per il mondo sportivo, è al debutto al Giro. Inserita nella carovana pubblicitaria, anticipa i corridori a bordo del Pk della Regione Veneto. Abituata ai palazzetti o agli stadi, presenza nota alle partite dell’Imoco al Palaverde o del Benetton a Monigo, ha preso confidenza, da un paio di settimane, con il ciclismo. Per la bella mora, è stato amore a prima vista. «Un’esperienza nuova e coinvolgente», racconta Chiara, «Non me l’aspettavo così, mi sto divertendo un sacco. Siamo tanti giovani, più o meno coetanei. Tutto è nato grazie a un amico veronese in contatto con Rcs: un’opportunità interessante».
Ha lasciato Treviso per un mesetto, in attesa di riabbracciarla sabato per la crono, catapultandosi nell’evento popolare per eccellenza: «Al mattino gioco con i bambini, poi si monta sul Pk e si precede il gruppo. Sei soste lungo il tracciato della tappa, quindi la festa all’arrivo un’ora prima dei corridori. Ballo e lancio gadget. Ormai ho preso le misure... Sono timida, è stato un modo per mettermi in gioco. Non ero abituata a ballare davanti a tanta gente». In tema di ciclismo, invece, sta prendendo appunti: «Mi piace Formolo, ha fatto una bella impresa. E a cena in hotel ho conosciuto Murilo Fischer». (m.t.)
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