C’eravamo tanto amati Antonutti, stesso copione dell’addio a Reggio Emilia

TREVISO. C’eravamo tanto amati. È stata una storia intensa, quella tra Michele Antonutti e TvB. Non breve, perchè è durata una stagione mezza. Una storia iniziata col botto, ben 26 punti alla prima uscita al Palaverde con 4/4 da tre e caratterizzata da una lunga serie di prestazioni importanti come l’high di 29 punti a Roseto con 7/8 dalla lunga distanza o i 20 punti e 17 rimbalzi confezionati a Udine. Poi sono arrivati i playoff, con la corsa che si è arrestata in semifinale con lo sweep inflitto da Trieste e voci che hanno parlato di uno screzio pesante in spogliatoio con Fantinelli. Una voce che i diretti interessati hanno smentito, anzi Antonutti ci ha tenuto a precisare: «Ma quale diverbio, io e Matteo siamo molto amici e non solo ci sentiamo durante l’anno, ci siamo anche visti fuori dal campo». Le cifre di Antonutti in regular season erano da top player: 15 punti di media in 26 minuti col 58% da due, il 50% da tre, il 90% ai liberi e 6 rimbalzi a partita. Ma calarono nei playoff, complici anche un paio di infortuni occorsi al futuro capitano della De’ Longhi.

Fast forward: in estate cambia il volto della De’ Longhi e arriva al timone Max Menetti, che aveva centrato la promozione in serie A proprio con Antonutti in squadra. Correva l’anno 2014 e all’alba della stagione successiva ecco consumarsi un divorzio inaspettato, considerando che l’ala friulana aveva acquisito i gradi di capitano: «In realtà l’addio fu piuttosto sereno – ricorda Antonutti – Reggio aveva avuto la possibilità di ingaggiare Darjus Lavrinovic e lo ha fatto. Ero consapevole che con l’arrivo di un giocatore del genere il mio minutaggio si sarebbe ridotto drasticamente e abbiamo trovato con la società una soluzione soddisfacente per tutti». Si arriva ai giorni nostri, in una stagione nella quale il rendimento dell’ex capitano della De’ Longhi è stato alterno, in una squadra dalle gerarchie e dai volti profondamente rinnovati. 9.1 punti in quasi 20 minuti con un ottimo 60% e un inusuale 31% da tre, poco più di quattro le carambole arpionate ad allacciata di scarpe. Le cose non vanno per il meglio e, dopo l’arrivo di Severini , Antonutti scivola fuori dal roster e si accasa a Biella, dove resterà fino a fine stagione.

C’è un giallo in coda a questa vicenda, perchè Antonutti ha salutato i tifosi con un messaggio sui suoi profili social. Il consenso è stato larghissimo, ma qualcuno ha sollevato un sopracciglio ricordando che, ai tempi dell’addio a Reggio, Antonutti salutò la ex squadra con un messaggio sostanzialmente identico. Lo stesso giocatore ha voluto precisare, ricordando «le analogie e l’intensità dei rapporti vissuti sia a Treviso che a Reggio Emilia». E i tifosi hanno riconosciuto in massa il valore sportivo e umano dell’ex capitano della De’ Longhi.

In questi casi, il campo potrebbe fare da arbitro. Antonutti infatti sarà a Porto San Giorgio con la sua nuova squadra, Biella, per le finali di Coppa Italia. E il tabellone della De’ Longhi proporrebbe una suggestiva finale proprio con i piemontesi. L’amarcord sarebbe gradito. —

Ubaldo Saini

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