“Ceo Ferra”, il memorial diventa una gran festa

Hanno vinto i Sempre Peso sui Cani Sciolti, quindi ex aequo Noi Cinque-Bonacina suona il Flauto sull’Albero. Nomi simpatici per un torneo simpatico, il terzo “Ceo Ferra”, cioè Francesco Ferracini, ragazzo che la malattia ha portato via crudelmente, nel 2008 a 38 anni. Già nelle giovanili benettoniane, Chicco aveva il basket nel sangue, soprattutto quello che si respira da sempre al campetto del Sacro Cuore. Lì si è svolto il torneo 3 contro 3 che ha raccolto fondi in favore della Casa dei Gelsi, dove Ferracini trovò ospitalità nei suoi ultimi giorni. In passato il torneo aveva visto tra i protagonisti gente che ha poi fatto una certa carriera: Mauro Sartori, Ezio Battistella, Federico Loschi. Ma per la maggior parte parliamo di amatori, semplici appassionati, anche i più… imbranati hanno voluto esserci all’insegna del divertimento e del ricordo di chi se n’è andato troppo presto. Di agonismo ce n’è stato ma sempre all’insegna del fair play: 6 ore di fila sul campo, oltre 50 partite una dopo l’altra, 17 squadre con un centinaio i giocatori, attorno ai quali la classica cornice di amici, parenti, curiosi: 400 persone in totale. L’amore per la pallacanestro e il ricordo del Ceo Ferra li ha fatti riunire assieme, tramite il passa parola, gli annunci in rete. Spese sostenute da qualche sponsor, anch’essi contagiati dal virus: magliette già andate a ruba, animazione per i più piccoli, punti di ristoro dominati da birra e porchetta. E giornata, per fortuna, in cui Giove Pluvio aveva da fare altrove. Appuntamento all’anno prossimo: sarà certamente un altro successo.
Silvano Focarelli
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