Caro, vecchio amico Bengt Gustafson

Il “martello” svedese della Sisley che fu in una rimpatriata trevigiana
TREVISO. C’era una volta la Sisley, e nella Sisley giocava un biondone svedese di nome Bengt Gustafson, uno dei più grandi schiacciatori mai visti non solo a Treviso ma nella storia del campionato italiano.


Ieri Gustafson, che oggi ha 54 anni, è tornato qui da noi, assieme alla compagna: è in tour nel sud Europa, vacanze con destinazione Toscana e, dopo una parentesi in Croazia, già che c’era s’è fermato un paio di giorni per salutare i vecchi amici della Ghirada, fra cui il mitico segretario Michele De Conti ed un altro personaggio storico di quella Sisley come Luciano Carlesso.


Oggi Gustafsson non si occupa più di pallavolo: dopo aver svolto lavori fra i più astrusi, da un’azienda che produce lenti per binocoli alla gestione di un gioco a quiz on line (sul volley, ovviamente), adesso è attivo in una cooperativa di assistenza ai disabili. E disabile rischiò seriamente di diventarlo anche lui, quella maledetta mattina del 6 gennaio 1991 quando, in moto e non per colpa sua, ebbe un incidente a dir poco terribile: gamba fratturata in quattro punti sopra il ginocchio, in quattro mesi tornò a camminare ma la carriera, che a 28 anni era nel suo pieno, era già finita.


Bengt arrivò alla Sisley nel 1989 dall’Olympiacos dopo aver vinto l‘argento agli Europei; in Italia aveva giocato a Parma e Torino, dove aveva vinto lo scudetto nell’84. Ed anche da noi mostrò tutte le sue qualità straordinarie: potenza, elevazione, freddezza. Alla prima stagione mise giù 622 palloni in 24 partite, l’anno dopo fece in tempo a collezionare appena otto presenze, ma in una singola partita totalizzò 24 punti e 30 cambi palla: meglio di lui ha saputo fare solo Lollo Bernardi (12+44). Chiaro, era un'altra pallavolo. Gustafson tentò anche con il beach e fu coach per due anni, ma il non poter giocare gli pesava troppo e così con lo sport agonistico dovette chiudere. Però la nostalgia inevitabilmente ogni tanto fa capolino...


Silvano Focarelli


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