Cancellara e Basso, gran revival

I due grandi del passato hanno pedalato con Massimo Zanetti, patron della Trek Segafredo
ASOLO. «Il popolo trevigiano è fatto anche di ciclisti» esordisce il presidente Massimo Zanetti della Segafredo, che nella seconda edizione del Granfondo città di Asolo, ha voluto portare die grandi ex del passato Ivan Basso e Fabian Cancellara a spasso nell’Asolano. «Siamo stati graziati dal tempo e un grande pubblico ha accolto in festa i grandi nomi del ciclismo italiano ed europeo che si sono prestati a festeggiare la nostra famiglia e la nostra provincia da sempre innamorata del ciclismo» spiega massimo Zanetti. Sia Ivan Basso che Fabian Cancellara si sono prestati alla folla con selfie e mani alzate al cielo, Ivan ha corso con la famiglia e ad ogni tappa della Gourmet, tutti i gli ex big del ciclismo hanno gradito dell’ospitalità riservata loro e dell’intrattenimento garantito dalle note del conservatorio di Castelfranco. «Amo i veneti» ha confessato Fabian Cancellara «la bici è la mia passione e riuscire a coniugare questa regione italiana alle mie due ruote è un piacere che non ha precedenti». Poi, Spartacus confessa il suo desiderio di «andare a trovare il caro amico Pippo Pozzato» altro big vincitore di due tappe del Tour de France e nel 2006 della Milano Sanremo «in questi due giorni non v’è stata occasione, ma sicuramente ritorno per lui». Arriva anche un calorosissimo apprezzamento al suo pubblico trevigiano: «Adoro incontrare il mio pubblico e soprattutto quello veneto che ogni volta mi accoglie calorosamente» spiega Fabian «ora che mi sono ritirato ho più tempo per viaggiare e conoscere la mia gente, incontrarla e stare con loro». Spartacus sta lavorando ad un progetto rivolto tutto ai suoi fan e spera sia anche questo un modo per avvicinarli alla sue due ruote nere opache: «Adesso sto lavorando al Chasing Cancellara, dove darò l’opportunità a chiunque voglia di correre con me per battermi. Studiato in tre percorsi in tre differenti città, tra cui una è Lugano, ho ricevuto in pochissimo tempo ben 233 iscrizioni ed il numero non stenta a fermarsi, non esitate. Iscrivetevi e correte contro di me».

Assieme a Spartacus e affianco al presidente di Segrafredo Zanetti, c’era anche Ivan il terribile, fiero di essere a casa tra i suoi fan di sempre: «Avendo vissuto quattro anni a Castelfranco (ha vinto il mondiale under 23 con la Zalf, ndr), mi son sentito di trasmettere alle famiglie e al popolo del ciclismo veneto tutta l’energia e la voglia di partecipare che avevo in corpo» spiega Ivan Basso «questa Gourmet asolana serve a dimostrare che il ciclismo non è solamente agonismo, ma è anche sano divertimento, salute, cultura locale». Poi anche qualche consiglio ai tanti giovani trevigiani che l’hanno avvicinato, e per noi una considerazione: «Se devo dare consigli ai giovani aspiranti ciclisti, non lo voglio fare da ex ciclista, ma da papà… venendo dal mondo delle due ruote non me la sento di essere il ct di nessuno e preferisco dare i buoni consigli del padre». Dopo essersi ritirato anche lui dal mondo agonistico del ciclismo, ha iniziato la collaborazione con la famiglia di Segafredo Zanetti: «Ho avuto il privilegio di lavorare con Zanetti, una persona che incarna l’innovazione e l’ energia. Il nostro compito oggi è quello di fargli vivere delle emozioni che nascono dal suo illimitato amore per il mondo delle due ruote; ecco, sono qui per dare merito ai miei tifosi, che negli anni in cui lottavo sulle due ruote mi hanno sostenuto moltissimo, e anche alla famiglia Zanetti, per quello che sta facendo per il ciclismo italiano».

Ieri ad Asolo la magia vestiva l’originalità di tutti gli amatori che hanno partecipato alla pedalata con le stelle del ciclismo, e tutte le squadre che hanno gareggiato alla Granfondo, riconfermando la regola, che i veneti sono un popolo innamorato del ciclismo.


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