Came, l’orgoglio va oltre la sconfitta

Calcio a cinque. Luparense troppo forte ma per i ragazzi di Rocha solo applausi. Spettacolo e sportività anche sugli spalti
bolognini agenzia foto film dosson came dosson - luparense calcio a 5
bolognini agenzia foto film dosson came dosson - luparense calcio a 5

CASIER. Dopo aver subito una sconfitta in gara 1 nella semifinale dei play off scudetto da parte della Luparense, il Came Dosson doveva vincere gara 2 per poter aspirare a ritornare a Bassano e contrastare il passo ai campioni d’Italia in carica, ma non ce l’ha fatta. È riuscito a non perdere, pareggiando per 4 a 4 in una partita avvincente, ma questo non è stato sufficiente.

Si sprecano i commenti positivi da parte dei tecnici verso la squadra di mister Rocha che ha saputo tenere testa alla società più blasonata d’Italia, ma il rammarico resta. Un campionato eccezionale, lo stesso dicasi per i play off, nei quali ha mandato a casa il Lollo Caffè Napoli, una delle candidate allo scudetto. Gara 2 si è giocata alla palestra di Dosson con il tutto esaurito e un pubblico meraviglioso composto da tifosi ma anche da sportivi dossonesi che in questi ultimi tempi hanno scoperto la nuova realtà del calcio a 5 di serie A. Al condottiero verdeoro Sylvio Rocha, che è riuscito a portare a un passo dallo scudetto il Came Dosson, abbiamo chiesto: nella partita di ieri sera c’è stato un momento nel quale hai pensato di poterla vincere e andare a gara 3? «Ho creduto sempre che potevamo conquistare gara 3 perché sin dall’inizio siamo partiti con molta intensità, organizzati e con qualità. Sul 3 a 1 è quando siamo stati più vicini a gara 3. Abbiamo fatto una partita completa contro una squadra fortissima. Sapevamo che solo così potevamo avere possibilità di vincerla. Siamo partiti con l’approccio giusto, molto aggressivi in fase difensiva e senza commettere errori in fase offensiva. Nella seconda parte siamo stati superiore a loro però la grande esperienza nei momenti di difficoltà e qualche decisione arbitrale non ci ha lasciato chiudere la partita a nostro favore». Un giocatore che merita di essere citato? «Tutti ragazzi sono stati a un livello individuale, mentale e collettivo altissimo, però se devo fare una menzione a un giocatore questo è Rangel, che un’altra volta ha dato dimostrazione della sua competitività e qualità». Avete festeggiato lo stesso con il presidente e con lo sponsor? «Come ho detto in precedenza, qualunque fosse stato il risultato al PalaDosson doveva essere una festa e così è stato. Le tifoserie e i giocatori e allenatori hanno dimostrato che possiamo essere rivali durante la partita e rispettarci fuori». (m.s.)

Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso