Calcio Treviso, un Biondo magico «Quella punizione da furbastro»

TREVISO. Biancocelesti salvati dallo sprofondare in una crisi nera da un… Biondo. "Magic" Andrea, 28 anni, veneziano, cresciuto negli Allievi e nella Primavera del Treviso allenata da Bosi, arrivato a settembre: l’altro giorno con quella punizione all’ultimo respiro ha cavato un bel sacco di castagne dal fuoco mascherando, diciamo fino ad un certo punto, le paurose carenze di gioco della sua squadra.
A lui si deve dunque la prima soddisfazione in campionato, grazie a un magistrale calcio da fermo. «Di solito quando tiro una punizione all’ultimo istante, nella mia mente c’è sempre l’idea che il portiere faccia il passo verso il suo palo, cioè se l’aspetti sopra la barriera; invece io gliel’ho tirata sul suo, di palo».
Quali sensazioni hai provato in quel momento?
«Molta felicità, per tutti: per il mister, per l’ambiente, per i compagni. In campo stiamo mettendo tutto l’impegno possibile, purtroppo il gol non arriva ed allora dal punto di vista psicologico ne risentiamo. Ora credo che questa rete e questa vittoria possano costituire uno sblocco mentale».
Però per mister Susic non avete mai giocato così male…
«Mah, non lo so, forse in campo le cose si vedono in maniera diversa. Nel primo tempo per me non abbiamo fatto malissimo, nel secondo effettivamente abbiamo perso le misure, sempre alla ricerca del gol che non arriva, facciamo proprio tanta fatica a segnare. Adesso speriamo di esserci sbloccati e di continuare in questa maniera».
Quanto possono diventare pesanti questi tre punti?
«Parecchio, dal punto di vista mentale. Ora la squadra ha più serenità, abbiamo rotto il ghiaccio e sicuramente questi tre punti saranno una grande iniezione di fiducia».
Questo Treviso soffre soprattutto a centrocampo.
«Dove dobbiamo ancora trovare i giusti meccanismi, la squadra è completamente nuova e per terminare il rodaggio c’è bisogno ancora di tempo. Teniamo conto che son fuori 4-5 giocatori importanti: quando rientreranno vedremo il nostro vero valore»
Sei arrivato quando la società si è accorta che l’assenza di Furlanetto non sarebbe stata breve.
«Non mi reputo il sostituto di Furlanetto, negli ultimi anni ho giocato in un ruolo diverso, a centrocampo. Al Treviso mi trovo bene, tanti ragazzi li conoscevo già e non ho avuto problemi di inserimento».
Domenica gran derby a Mogliano con l’Union Pro.
«Di loro non so molto, a parte conoscere qualche giocatore, però hanno più punti di noi e credo siano un’ottima squadra. Andremo là a giocarcela a viso aperto, cercando naturalmente di migliorare il gioco, sperando che la vittoria di domenica possa darci qualche beneficio».
Silvano Focarelli
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