Cagnin lascia le Lame Trevigiane e passa alla corte di Campedelli

CASTELFRANCO. A volte, bisogna cambiare. Cercare stimoli nuovi, provando ad alzare l’asticella. L’ha pensato Beatrice Cagnin, che a pochi mesi dall’inizio della stagione ha ritenuto d’imprimere una svolta significativa alla carriera: dopo tre anni ha lasciato infatti le Lame Trevigiane, trasferendosi al Bottagisio, il club veronese che fa capo a Luca Campedelli. Sì, il presidente del Chievo: amante del calcio, ma anche grande appassionato di scherma, tanto da aver organizzato in aprile i Mondiali Cadetti e Giovani. Collegamento che potrebbe suggerire una citazione dantesca: a conti fatti, la rassegna iridata s’è rivelata infatti galeotta per Beatrice, che a Verona, smaltita la delusione per l’individuale, riuscì a firmare l’oro a squadre Under 20 con l’altra castellana Eleonora De Marchi, Federica Isola e Alessandra Bozza. L’ingresso nel nuovo club diventerà effettivo già con la tappa di Coppa del Mondo U20 a Udine, nel primo weekend di gennaio, e comporterà il passaggio della 19enne spadista a un nuovo maestro: a Roberto Simeone, con cui s’allenava alle Lame (dove l’aveva portata Davide Cenedese, suo primo tecnico con Beppe Tagliariol a Scherma Castelfranco), subentra Alfredo Rota, oro a squadre ai Giochi di Sydney 2000 e bronzo con il quartetto a Pechino 2008. Il 43enne milanese è il responsabile tecnico del circolo. Cagnin, che in gennaio sarà pure a Cuba per la CoppaMondo assoluta, ha valutato fosse la scelta migliore per rimettersi in gioco e alzare il livello della competitività in allenamento. Soluzione che può conciliarsi con gli studi universitari a Padova, visto che il Bottagisio le garantirà anche un alloggio. —
Mattia Toffoletto
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