C Silver, sabato il ri-esordio Benetton

TREVISO. Sabato alle 20.30 alla palestra 1 in Ghirada c’è Benetton Basket-Jesolo, prima giornata del campionato di C Silver.
Una piccola notizia che però assume importanza se si pensa che si tratta del debutto, o meglio del ritorno del marchio Benetton Basket ad un torneo di pallacanestro non giovanile. Quest’anno Verde Sport ha pensato di iscrivere la squadra under 18, oltre che al torneo di competenza che si gioca di mercoledì o giovedì, ad uno non di coetanei ed è, come spieghiamo a parte, la prima volta che accade da tre anni a questa parte. Il significato di tutto ciò lo illustra Paolo Pressacco, responsabile del settore giovanile biancoverde. «l nostro obiettivo è far partecipare i nostri ragazzi ad un campionato di più alto contenuto fisico ed atletico, metterli alla prova facendoli affrontare avversari già formati, più esperti e con maggiore malizia e tecnica. Vogliamo insomma dargli ulteriori stimoli per crescere. Inoltre giocando al sabato o alla domenica si completa bene la loro settimana: nei primi mesi della fase regionale del torneo under 18 infatti non ci sono incontri tecnicamente così validi da poter far crescere come vorremmo i nostri juniores».
Il vostro marchio comunque fa un salto di qualità.
«Le maglie saranno quelle che conosciamo, inoltre in palestra 1 ci sarà uno stendardo con la B».
La C Silver fa sempre parte della mission del "sociale"?
«Certamente. Siamo in continua espansione anche come minibasket maschile e femminile, e vogliamo anche dare un senso di continuità di lavoro a tutto il nostro vivaio».
Treviso Basket iniziò così ed in tre anni ha conquistato la A2: i vostri obiettivi non sono analoghi…
«Nessuna ambizione di scalare categorie, solo agevolare il processo di maturazione dei nostri giovani reduci dalle finali nazionali: Lovisotto, Barbon, Varaschin ecc. più due nuovi: Giglioli da Casalpusterlengo e Maric da Rimini».
Marco Mian è l’allenatore. «Veniamo dal torneo di San Vendemiano con buone squadre di C Gold ed abbiamo fatto bene; lo scopo è farli tutti maturare ed imparare facendoli affrontare situazioni mai affrontate prima, avversari più smaliziati ed esperti. Poi, chiaro, si gioca sempre per vincere. Sarà un campionato per noi nuovo, con trasferte anche a Bolzano e Trento, o Murano, la prima trasferta: passeremo il girone di andata a scoprirlo perché nemmeno io delle minors ho una conoscenza sufficiente. Da quanto mi dicono però sono tornei più validi rispetto al passato con l‘arrivo da quelli superiori di giocatori italiani piuttosto interessanti: la faranno da padroni scaltrezza, mestiere più che il gioco».
In C Gold c’è chi va degli Usa: che senso ha?
«Ci sono due scuole di pensiero: aprire a tutti o tutelare gli italiani. Anche la nazionale ha qualche straniero, d’altra parte non è vietato. A mio avviso comunque sbaglia chi dice che uno straniero costa meno di un italiano, visto che uno stipendio ed un appartamento glielo devi pur dare. E tanti stranieri che sono arrivati qui non si sono rivelati migliori degli italiani. MI piace giocare di più con gli italiani, però capisco anche che altri possano avere obiettivi diversi, magari sperando di beccare lo sconosciuto che esplode e l’anno dopo va in un grosso club.».
Silvano Focarelli
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