Bruno Cipolla è commendatore dopo 46 anni

Quarantasei anni fa era stato l’unico a tornare dall’incontro con il presidente della Repubblica senza un’onorificenza. Lui, nemmeno sedicenne, era troppo piccolo per essere nominato Commendatore al merito della Repubblica Italiana. Ma mercoledì Bruno Cipolla, olimpionico nel “due con” insieme a Renzo Sambo e Prima Baran a Città del Messico ’68, ha ricevuto la comunicazione che va a colmare una lacuna durata 46 anni. «Caro Bruno» ha scritto nella lettera il presidente del Coni Giovanni Malagò, «con grande felicità ti informo che la presidenza della Repubblica ha comunicato che, dando seguito alla mia segnalazione, ti è stata conferita l’onorificenza di Commendatore al merito della Repubblica Italiana. Le mie affettuose congratulazioni». Una sorpresa per lo stesso Cipolla, che ormai nemmeno ci sperava più nell’onorificenza. Quando nel dicembre del ’68 fu invitato al Quirinale insieme agli olimpionici tornati dalla spedizione di Città del Messico, tornò indietro con l’omaggio consegnato a tutti, e un orologio Tissot, con incisa la firma del presidente della repubblica di allora, Giuseppe Saragat. Gli altri non l’avevano ricevuto; era un premio alternativo, dato all’unico che, minorenne, non poteva avere la nomina a commendatore. «Te la daremo quando compirai 18 anni», gli era stato assicurato. Ma poi nessuno si prese la briga di colmare la lacuna due anni dopo. E con il passare del tempo il riconoscimento è caduto nel dimenticatoio. Cipolla lasciò il canottaggio solo tre anni dopo, a causa di un incidente in moto, e questo probabilmente ha pesato nella dimenticanza. Continuando l’attività sportiva, forse anche il Coni si sarebbe ricordato dell’onorificenza. Da quel giorno nessuno si è più ricordato di quel debito d’onore, finché non ci ha pensato Giovanni Malagò, presidente del Coni dal febbraio del 2013. Per lui non è stato difficile ricordarsi di quel quindicenne campione olimpico. Malagò infatti è stato a lungo presidente del circolo Canottieri Aniene, uno dei club più importanti d’Italia. «È stata una sorpresa», ammette Bruno Cipolla, «perché ormai non pensavo che si sarebbero mai ricordati di riconoscermi quell’onorificenza. Dopo tutti questi anni mi rende ancora più contento. Ho scritto a Malagò per ringraziarlo. Forse ha aiutato anche il fatto che sono tornato alle gare». Cipolla da tre anni ha ricominciato a gareggiare nella categoria master. Prima con gli Ospedalieri Treviso, poi con la Querini Venezia e la Canottieri Lazio. Gli equipaggi che necessitano di un timoniere esperto spesso ora chiamano lui. Due settimane fa è tornato a vincere un campionato italiano, il quarto dopo i tre vinti con Renzo Sambo e Primo Baran nel “due con”, e ad ottobre dovrebbe partecipare ai mondiali di Costal Rawling sempre con la canottieri Lazio. Poi il 27 dicembre al Quirinale la nomina ufficiale a Commendatore.
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