Bocce, uno sport senza età «Investiamo sui giovani»

Il bocciofilo Alexander Dal Ben, 6 anni, testimonia la rivoluzione in corso Guizzo: «La Marca eccelle in Europa con Savoretti e punta sulla specialità beach»

TREVISO. Il gioco delle bocce è sempre più vicino alle giovani generazioni, ma anche capace di essere uno sport inclusivo, in grado di coinvolgere l’universo femminile e di creare sinergie capaci di guardare oltre la disabilità. Uno sport alla portata di tutti, insomma, e Treviso si conferma un punto di riferimento per il movimento e per la delegazione provinciale della Fib (la Federbocce), realtà all’avanguardia con giocatori di alto livello. «La Fib è la quarta o quinta federazione nazionale», commenta il delegato provinciale Antonio Guizzo. «Quello delle bocce non è affatto uno sport “per vecchi” come molti credono. Negli ultimi anni si stanno facendo discipline alternative, dove si lancia il pallino e si fa l’accosto o la bocciata, con i tiri rapidi a staffetta, per esempio. Così le bocce diventano uno sport dinamico e per giovani, oltre ad essere uno sport di precisione in sé».

Guizzo sottolinea altri pregi: «C’è la possibilità di gareggiare anche a novant’anni confrontandosi con persone più giovani. È uno sport di precisione anche nel curare i rapporti con i compagni, la società e gli avversari. Si è tutti amici, si è tutti uguali e il tutto è piacevole». Le bocce riuniscono varie discipline. In provincia di Treviso si praticano due specialità: la raffa, è la disciplina “regina”, praticata con bocce sintetiche e prende il nome da un tiro particolare per colpire un determinato pezzo. L’altra disciplina è il volo, praticata con bocce metalliche, più dinamica e può prevedere il tiro di precisione, il tiro progressivo o il punto tiro alternato. E ora si sta provando a introdurre una terza specialità: il beach bocce. «Spinti dalla federazione», spiega Guizzo, «dobbiamo cominciare con il beach bocce perché venga razionalizzato il gioco praticato in spiaggia, d’estate, soprattutto dai giovani». Al momento la Marca vanta delle società gioiello a livello nazionale.

«La Monastier Fashion Cattel è, nella disciplina raffa, il fiore all’occhiello della Marca e ha giocatori di livello», dice Guizzo. Monastier è la squadra con il primato di partecipazioni alle serie A (13), ha vinto cinque scudetti ed è la società campione del mondo in carica: dopo aver vinto il titolo nel 2011 in Brasile, la coppa del Mondo per club non si è più disputata. Tra le fila della Fashion Cattel gioca il campione europeo Mirko Savoretti. «A Treviso abbiamo anche tre società del volo che vanno per la maggiore», aggiunge Guizzo, «la Pontese di Cordignano da anni sta facendo il campionato di serie A. La Marenese è in A2 ed è prima in classifica. La Saranese di Santa Lucia di Piave è importante per l’attività giovanile, da cui escono atleti di livello come la campionessa italiana Valentina Basei, e per il settore femminile, che sta facendo il campionato di serie A.

Loro stanno portando avanti la strada per coinvolgere i portatori di disabilità, grazie all’impegno della Inoltre, c’è la Oltre onlus di Montebelluna che se ne occupa». Ancor di più, nella Saranese milita il bocciofilo più giovane, ossia Alexander Dal Ben, nato nel 2013. La delegazione provinciale ha anche altri obiettivi: «Stiamo tentando di formare nuovi istruttori giovani e abbiamo una tutor regionale che va nelle scuole». Insomma, fuori dai luoghi comuni, le bocce non sono affatto uno sport per anziani, sono uno sport per tutti. —

Andrea Dossi

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