Benetton Rugby, rinnovo fino al 2029 per Niccolò e Lorenzo Cannone: «Segnale forte per il futuro»

Una scelta che rafforza il pacchetto di mischia, dopo le recenti conferme di Siua Maile, anch’egli legato ai biancoverdi fino al 2029, e di Rhyno Smith, che ha prolungato il suo accordo fino al 2028, tutti profili che all’alba di questa stagione avevano il contratto in scadenza 2026. Esiste ancora una lista di Leoni con il futuro in bilico, tra cui gli azzurri Marin e Favretto, oltre a Menoncello e Albornoz, pronti a partire.

I due avanti fiorentini, che domani giocheranno contro il Sudafrica con l’Italia entrambi da titolare, erano stati negli ultimi mesi attenzionati anche da procuratori internazionali interessati a profili di alto livello in vista dell’eventuale creazione della R360, la cosiddetta “lega dei ribelli” in fase progettuale.

Contatti che avevano alimentato voci e curiosità nell’ambiente rugbistico, ma che non hanno scalfito la loro decisione di proseguire a Treviso. “Continuare qui per me significa dare continuità a un percorso che sento mio- racconta Niccolò Cannone -Vogliamo regalare a noi stessi e ai nostri tifosi una grande soddisfazione, ripagando il duro lavoro che stiamo portando avanti insieme da tanto tempo”. Anche il fratellino classe 2001 firma per altre tre stagioni dopo questa: “Sono soddisfatto del percorso di crescita che sto vivendo qui in biancoverde e sono orgoglioso di aver firmato il prolungamento del mio contratto per le prossime tre stagioni- spiega il numero 8 -in questi anni ho trovato un ambiente che mi ha permesso di maturare come atleta e come persona, e sento forte il legame con questa maglia.

Credo nel progetto che stiamo portando avanti: è un percorso ambizioso, costruito con serietà e con la volontà di competere ad alti livelli, e sono convinto che insieme possiamo raggiungere traguardi sempre più importanti”.
La doppia conferma dei Cannone è un altro segnale della dirigenza biancoverde: “Il rinnovo di Niccolò e Lorenzo rappresenta un passaggio fondamentale per il Benetton- spiega il direttore generale Antonio Pavanello - parliamo di due atleti che hanno dimostrato di essere pedine essenziali sia per il nostro club sia per l’Italia, affermandosi progressivamente anche sulla scena internazionale. Entrambi incarnano perfettamente il nostro spirito: aggressività agonistica, determinazione, senso del sacrificio e un’incessante voglia di crescere”.