Benetton, buono il finale Favretto: «Meno peso ma impatto maggiore»

TREVISO
Sempre meglio chiudere con una vittoria, anche se vale solo per l'orgoglio: tra un mese partirà la nuova stagione ed aver archiviato quella vecchia vincendo il secondo dei derby italiani ha dato al Benetton la carica per lavorare con più convinzione. Per qualcuno poi è stata una partita storica: prendiamo ad esempio Riccardo Favretto, seconda linea di nemmeno 19 anni, trevigiano doc, permit arrivato da Mogliano: debutto vincente tra i Leoni, per di più nel derby.
«Davvero sono molto felice, uno step in più rispetto a Monigo. Anche tecnicamente siamo andati bene, soprattutto nel settore di mia competenza, la touche, sia a livello di fisicità che di esecuzione. Gli avanti sono migliorati, ok in chiusa ed in touche: avevano meno peso ma l'impatto è stato maggiore. Piano piano stiamo togliendoci la ruggine ed il successo ci ha risollevato lo spirito».
Sì però ora vi fermate, è un peccato...
«Beh, continueremo a lavorare, in questo mese che manca al campionato, siamo sulla strada giusta. Chiaro, un altro mese di stop sarà duro, bisognerà ingranare subito. Ma anch'io sono pronto, so che posso fare anche meglio. E credo che per me ci saranno altre occasioni da sfruttare, anche per il Sei Nazioni si libererà qualche posto».
Debuttante con il Benetton era anche Edo Padovani, ex delle Zebre.
«C’erano molte emozioni contrastanti, però sono molto contento di essere tornato a Parma. É stata una cosa romantica, perché ho cambiato club, non giocavo da sei mesi e la prima partita con il Benetton sono tornato dove ho giocato negli ultimi sei anni».
In quali aspetti del gioco siete stati migliori rispetto alla sconfitta di Monigo?
«Sicuramente abbiamo tenuto di più il possesso, abbiamo giocato nel loro territorio e nel loro campo e questo ci ha aiutati a tenerci lontani nel punteggio. Potevamo forse concretizzare qualcosa in più, però la vittoria è arrivata».
Serviva una scossa rispetto alla gara persa in casa contro le Zebre.
«Adesso abbiamo una piccola pausa e poi torniamo sotto a lavorare per l’inizio della prossima stagione“. —
Si. Fo.
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