Basket C, la Silver mette in vetrina le promesse della Benetton

TREVISO. E così la Benetton Basket, per la prima volta da quando ha deciso di dedicarsi al vivaio, s’è decisa a partecipare ad un campionato che è qualcosa di più di un torneo giovanile: l’Under 18,...

TREVISO. E così la Benetton Basket, per la prima volta da quando ha deciso di dedicarsi al vivaio, s’è decisa a partecipare ad un campionato che è qualcosa di più di un torneo giovanile: l’Under 18, oltre al suo di competenza, è stata iscritta in blocco alla C Silver. Competizione di un certo livello, già superiore ad esempio alla Promozione alla quale si iscrisse la De’ Longhi tre anni fa proprio con degli juniores prestati dalla Ghirada. «L’abbiamo deciso per dare una certa continuità alla nostra squadra giovanile più… anziana –spiega Paolo Pressacco, responsabile del settore giovanile casual– volevamo far giocare questi ragazzi ad un livello un po’ più formativo anche dal punto di vista agonistico: il campionato regionale Under 18 se levi 3-4 squadre non è granchè, avrebbe voluto dire che fino alla seconda fase, cioè fino a febbraio-marzo non ci sarebbero state partite di alto livello. Ecco allora l’idea di dare la possibilità di migliorarsi affrontando avversari certamente più esperti. E la C Silver, parlando anche con qualche allenatore, è il torneo più adatto: già la Gold sarebbe stata più duro. Però ci sono belle trasferte, anche a Bolzano».

Si può fare un paragone con ciò che fece Treviso Basket?

«In un certo senso sì, si tratta di Under iscritti ad un campionato non giovanile; la differenza sta nel fatto che l’obiettivo della De’ Longhi era quello di iniziare un certo percorso, una attività, il nostro invece di dare sfogo a qualcosa che è cresciuto nel tempo, con lo staff tecnico inalterato: coach Marco Mian e il vice Nicolas Zanco».

Può essere l’inizio di un vostro cambio di filosofia?

«Assolutamente no, la Benetton Basket intende continuare in futuro a fare attività giovanile, come detto questo vuole essere esclusivamente un incentivo, una motivazione in più per crescere, per far fare a questi ragazzi dei passi in avanti. Non abbiamo da parte nostra alcuna velleità di scalate di campionati o roba del genere, anzi magari potremmo anche correre il rischio di retrocedere...».

Quest’anno avete rifiutato Lovisotto a Treviso Basket, ma adesso sarà più facile che altri club vedano i vostri ragazzi e vi chiedano qualche vostro giocatore. Che farete?

«Analizzeremo la situazione di volta in volta. Ribadisco: è solo un trampolino, uno strumento in più, nessuna velleità se non quella di sviluppare e far maturare più velocemente i nostri giovani facendoli competere in due campionati, un po’ come aveva già fatto anni fa la Reyer Under 19 in C sotto il nome di Favaro Veneto».

Silvano Focarelli

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