Alice, star del sambo Seconda ai mondiali

La vittoriese Perin bissa a Sochi l’argento degli europei
VITTORIO VENETO. Da Vittorio Veneto fino a Sochi, in Russa, per una medaglia, d’argento, ai mondiali di Sambo.


A conquistare quella che è la prima medaglia mondiale seniores nella specialità per la FIKBMS (federazione italiana kickboxing, muay thai, savate, shoot boxe e Sambo) è Alice Perin, 23 enne trevigiana.


Il sambo – dal cirillico “difesa personale senz’armi” – è un’arte marziale di origine russa, riconosciuta come disciplina sportiva dal Comitato Superiore per la Cultura e lo Sport dell’URSS nel 1938. Dagli anni Settanta ha iniziato la sua crescita internazionale con i primi campionati europei e poi mondiali. Nel 2000 è stato dichiarato sport nazionale russo ed è oggi praticato in 120 nazioni sui 5 continenti.


In Italia il sambo è apparso nel 1978, e in quegli anni in cui ha sfiorato il riconoscimento come sport olimpico. L’obiettivo come nel judo e nella lotta è quello di atterrare l’avversario, in base alla caduta e alle varie “mosse” si acquisiscono più o meno punti. A differenza del judo, in cui valgono le leve al gomito, nel sambo valgono anche alla spalla, al ginocchio e alla caviglie.


Alice non era ancora nata quando questa disciplina iniziava a prendere piede anche da noi. Inizialmente, infatti, si è avvicinata a 8 anni al judo con la società sportiva Judo Vittorio Veneto, affrontando anche le prime competizioni.


Dopo il diploma al liceo vittoriese della comunicazione, nel 2013 si è trasferita a Torino, sia per allenarsi che per studiare, lingue e culture dell’Asia e dell’Africa.


«Dal 2013 mi alleno all’Accademia Torino, dove ho colto i primi piazzamenti in campo nazionale, tra cui il terzo posto agli Assoluti nazionali 2016 nella categoria sotto i 70kg», racconta Alice,«da fine 2016 ho iniziato a praticare sempre nella mia palestra Brazilian Ju Jitsu ottenendo la cintura blu dopo la medaglia d’oro di categoria - 69kg e quella d’argento nella categoria Open cinture blu al Torino Challenge, facente parte del circuito di competizioni nazionali».


Nei primi mesi del 2017, la scoperto del sambo: lo ha visto da spettatrice, è stato colpo di fulmine. «Ho deciso di diventare praticante, inizialmente seguivo il mio ragazzo negli allenamenti con la squadra nazionale, poi la voglia di provare e mettermi in gioco ha avuto la meglio, ho iniziato ad allenarmi con loro negli incontri periodici a Torino e a Milano», spiega, «poi, parlando con il direttore tecnico Roberto Ferraris, responsabile della squadra nazionale, è nata la decisione di provare a partecipare alle competizioni all’estero»


Ed è andata decisamente bene. Tanto che nel campionato europeo di Minsk di maggio di quest’anno, la ventitreenne si è portata a casa un bel quinto posto. Nella Coppa Europa di fine ottobre a Madrid è salita sul secondo gradino del podio, bissando poi la posizione, un bellissimo secondo posto d’argento, al Campionato del Mondo a Sochi, in Russia, lo scorso 11 novembre.


Un campionato iridato che vedeva oltre 1.000 atleti, provenienti da 89 nazioni.


Alice Perin si è così messa al collo la medaglia d’argento, battendo una estone, una tedesca, una dominicana e venendo battuta, solo in finale, dalla rivale bielorussa. Questo prestigioso risultato le permetterà di scalare la classifica del ranking mondiale nella nuova categoria fino ai 64 kg. L’obiettivo, ora, è la qualificazione ai Giochi Olimpici Europei di Minsk del 2019.


Salima Barzanti


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