Addio a Loffarelli, re del canottaggio

Più maestro che allenatore. Un simbolo della Canottieri Sile, un’istituzione del canottaggio. Cinquantadue anni con il centenario circolo trevigiano, un’avventura illuminata dai recenti ori mondiali vinti da Francesco Rigon. Si è spento Saverio Loffarelli, 78 anni, insignito dalla Canottieri del distintivo d’oro nel 2012. Origini laziali, si trasferì a Treviso, conciliando lavoro nell'aeronautica e sport. Iniziò come atleta nel 1960, diventando tecnico a fine anni Settanta dopo la gestione Rosolin-Zanatta: un punto di riferimento, un istruttore per più generazioni, una persona conosciutissima nel mondo del remo. Ha lanciato Francesco Rigon, con cui vinse due mondiali Under 23 e il titolo iridato senior nel quattro di coppia pesi leggeri. Era tuttora allenatore del campione della Forestale. Ma ha svezzato anche Alessandra Patelli, con cui infilò un argento mondiale Under 23 e un secondo posto agli Europei di Varese. Alessandra si è accasata quest’anno alla Canottieri Padova, mentre l'altra allieva Cecilia Bellati gareggiò con il sodalizio trevigiano nel 2012, tornando poi a Venezia. Recentemente, dopo l’ingresso di Primo e Sara Baran, Loffarelli era stato promosso direttore tecnico. «Ha dedicato la vita al canottaggio», il ricordo di Franco Franchin, presidente della Canottieri Sile, «Grazie a lui una piccola società come la nostra ha raggiunto obiettivi incredibili. Una grave perdita per tutto il canottaggio». Francesco Rigon l’ha ricordato, postando su Facebook una foto di qualche anno fa: «Ciao Saverio, hai creduto in me quando nessuno avrebbe mai puntato su un ragazzino piccolo e magrolino, e mi hai portato a raggiungere i miei sogni...», le sue parole. Poi, al telefono, ha aggiunto: «È stata una figura importante, mi ha fatto crescere e diventare l’atleta che sono. Mi ha seguito dal ’99, quando avevo appena 12 anni, credendo sempre nelle mie qualità». C’è stata pure una nota sul sito della Federcanottaggio: «Il presidente federale Giuseppe Abbagnale insieme a tutto il Consiglio federale, si unisce al dolore della famiglia Loffarelli e della società ed esprime le più sentite condoglianze, anche a nome di tutto il canottaggio nazionale». «Un preparatore eccellente, fine forgiatore di talenti, grande ed entusiasta appassionato del nostro sport», è infine il pensiero dell’Anac. I funerali saranno celebrati giovedì prossimo, alle 10, nella chiesa di Santa Maria del Rovere. (m.t.)
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