63º Trofeo Piva U.23, percorso rivoluzionato
Gara più dura con due salite «antiche», solo nel finale si cavalca la vecchia strada

BELLISSIMA La corsa di Col S. Martino ha panorami eccezionali
MIANE.
Il 63º Trofeo Piva, gara internazionale di ciclismo per dilettanti under 23, comincia con il botto. L'Ac Col San Martino ha inventato l'ennesima variante del percorso che, sul piano altimetrico, risulta più selettivo.
L'anello di 18 chilometri che verrà ripetuto 8 volte, si snoda da Col San Martino verso Colbertaldo. Dopo il tratto iniziale, la strada prende a salire verso Follo e Stefano, dove verrà affrontato lo strappo del Gravon (gpm). Il circuito imbocca la provinciale numero 36 per affrontare un breve tratto di saliscendi e, quindi, per riprendere a salire a Guia, verso Guiietta. A Madean secondo gpm. Quindi Combai, la lunga discesa verso Ponte Guia per tornare sul traguardo. Terminata l'ultima tornata, all'altezza di Ponte Guia la carovana imbocca il vecchio tracciato verso Guia, S. Stefano, Follo, Colbertaldo e Col San Martino. 171 i chilometri complessivi, di cui 47 in salita, 72,6 in discesa e solo 51 in pianura. L'internazionale di Col San Martino è valida quale prova di Coppa del mondo e di selezione per la maglia azzurra verso il Giro delle Regioni, ma a livello locale è la prima prova della 4ª Primavera del Prosecco: Malacarne, Mazzi e Papok i vincitori. Al via 36 formazioni, con le nazionali di Russia, Svizzera, Austria, Usa, Australia, Polonia e Ungheria, 9 team stranieri e 26 italiane. Lo scorso anno il vincitore Andrea Pasqualon si è aggiudicato sette gare ed è passato professionista con la Lampre; il secondo, Michael Matthews, ha vinto il titolo mondiale. Chi arriva davanti a Col San Martino ha qualità da vendere. Soprattutto quest'anno, domenica 3 aprile, dove il percorso di gara si presenta notevolmente più selettivo.
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