Tragedia sul Piave, l’appello dei sindaci: «Non tuffatevi, non è balneabile»

Dennys Navas, 21 anni, annega nel Piave dopo un tuffo dal pilone ferroviario. Il sindaco: «Un'altra giovane vita spezzata». Autorità e comunità locali chiedono più consapevolezza sui pericoli del fiume

Lorenza Raffaello
Un ragazzo si tuffa nel Piave e non riemerge più
Un ragazzo si tuffa nel Piave e non riemerge più

«Non c’è alcuna famiglia che non sappia a che pericolo si espone quando va a fare il bagno nel Piave». Stefano Marcon, il presidente della Provincia di Treviso, commenta così l’ennesima tragedia che si è consumata nelle acqua del fiume sacro alla Patria. «Ogni anno capita una disgrazia, il fiume non è balneabile, ci sono i cartelli e chiunque sa che è estremamente pericoloso entrare nelle acque del Piave, figuriamoci buttarsi da qualche metro di altezza. La responsabilità è della persona che si espone a questo rischio».

Si tuffa dal pilone: annega nel Piave a 21 anni
Due ragazzi sono scomparsi nelle acque del Piave: uno ritrovato vivo, l'altro purtroppo morto

Il dramma delle morti nel Piave per quanto sia ricorrente getta l’intera comunità nello sgomento, soprattutto quando a perdere la vita sono giovanissimi come è successo ieri pomeriggio a Dennys Navas, di 21 anni, di origini venezuelane e residente a Pasiano di sotto in provincia di Pordenone. Il ragazzo era arrivato a San Biagio di Callalta per passare qualche ora di leggerezza con i suoi amici e trovare refrigerio in una giornata calda di inizio estate.

Purtroppo la sua sparizione ha fatto pensare subito al peggio. Il suo cadavere è stato ritrovato all’altezza del ponte ferroviario di San Biagio di Callalta. I sommozzatori hanno trovato il corpo del ragazzo adagiato sul fondale, a pochi metri dove poco prima un’amica l’aveva visto inabissarsi.

La conformazione del fiume

«Un’altra giovane vita è stata spezzata, si tratta di un altro episodio che dimostra come il fiume Piave sia pericoloso», interviene sul caso anche Paola Roma, la sindaca di Ponte di Piave, il paese confinante con il luogo in cui è stato trovato il corpo di Navas, «il problema è la presenza dei gorghi e di zone con fondale melmoso, che diventano poi a carattere fluviale nella parte terminale. Il fiume è pericoloso e insidioso, chi vive nella zona lo sa».

San Biagio di Callalta, i soccorritori sul Piave alla ricerca dei due ragazzi

Roma aggiunge: «Come Comune, assieme alla Regione abbiamo lanciato un progetto che si chiama “Io tu noi il Piave”, portiamo nelle scuole elementari e medie un’attività di formazione all’interno del piano dell’offerta formativa proprio per promuovere la conoscenza del Piave».

Il cordoglio

«Quella di oggi è una tragedia immane che colpisce nel profondo l’intera comunità», afferma Valentina Pillon, sindaco di San Biagio di Callalta.

La notizia del ritrovamento senza vita di questo giovane ragazzo ci lascia senza parole, sconvolge e spezza il cuore. In momenti come questi non ci sono parole che bastino, solo il silenzio e il rispetto per un dolore troppo grande. Colgo inoltre l’occasione per ringraziare le forze dell’ordine, i carabinieri, i vigili del fuoco, i soccorritori e tutti coloro che, fin dal primo momento, hanno operato con grande impegno e tempestività. Oggi, però, la nostra comunità si ferma, e lo fa con rispetto e con vicinanza, stringendosi attorno a chi resta».

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