Porno-nonna ambasciatricedi Marca? Dite la vostra
Sono diventate un caso nazionale le peripezie erotiche di Giuseppina Botter, l'ottantenne nonnina trevigiana protagonista di insidie sessuali a un vicino quarantenne. Venerdì sera, a Mi manda RaiTre, ospite "Josephin", il sindaco Gobbo l'ha proposta come "ambasciatrice della Marca amorosa"

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«La porno-nonna ambasciatrice della Marca gioiosa e amorosa? Così Gobbo offende le donne e la nostra terra. E se è stata una battuta, poteva risparmiarsela». Niente di personale contro Giuseppina Botter, l’arzilla ottantenne che ha sessualmente insidiato il vicino quarantenne, invitata venerdì sera a «Mi manda Rai 3».
Ma certo le politiche trevigiane, anche di centrodestra, leghiste comprese, non hanno affatto digerito la telefonata fatta in diretta televisiva dal sindaco leghista di Treviso Gian Paolo Gobbo, che in merito alla focosa pensionata ha detto: sapete com’è, la Marca è storicamente conosciuta per essere gioiosa e amorosa. Vuole dire che faremo della signora la nostra ambasciatrice.
Apriti cielo. «Una uscita vergognosa - taglia corto Marlene Rossetto, consigliere provinciale del Pne - Una affermazione di pessimo gusto. Alle ragazze madri con due gemelli non danno l’accesso al nido, ma poi si permettono simili battute».
Durissima anche Annalisa Basso, coordinatrice provinciale del Popolo della Libertà: «Già film come Signore & Signori e manifestazioni come l’Ombralonga hanno creato una pessima immagine della nostra provincia: simili uscite non fanno altro che peggiorare la situazione. Non è il caso di calcare la mano con stereotipi che ci ritraggono come terra di puttanieri e ubriaconi. Se questa è la Marca che vede la Lega... Al di là della signora in questione, contro la quale non ho nulla e che non mi permetto di giudicare, ritengo che ci siano molte altre donne che dovrebbero diventare ambasciatrici della nostra provincia, ricercatrici, sportive, intellettuali, donne impegnate nel sociale».
«Gobbo lo conosco, la sua certo era solo una battuta. Detto questo, devo anche dire però che non è il caso di marciarci tanto, dietro a questo caso. Il fatto è che noi trevigiani siamo bravi a sputtanarci da soli - commenta Noemi Zanette, assessore leghista al bilancio della Provincia - senza andare nel dettaglio, ritengo anch’io che non manca la scelta, se vogliamo nominare una ambasciatrice della Marca».
Basta con l’elogio del prurito sessuale, con la libidine da sottoscala: anche Speranza Marostica, consigliere provinciale azzurro, invita a «trovare modelli diversi» per una terra che è famosa per l’arte, il fare impresa e la buona tavola, «almeno noi donne ragioniamo così».
Antonella Tocchetto, consigliere comunale del Pd a palazzo dei Trecento, arpiona il serafico Gobbo: «E’ lo storico svilimento delle donne da parte della Lega - sbotta - Basta che siano un po’ arzille e magari in età ed ecco che diventano signore di facili costumi. La Lega è per la donna usa e getta. così offende le donne ma anche la Marca».
Cerca di metterci una pezza, con un sorriso, l’assessore al Sociale della Provincia Barbara Trentin, del Pdl: «Spero sia stata una battuta, io almeno la leggo così». Altra donna tosta, il consigliere provinciale padano Dina Baggio: «Diciamo che la signora in questione non ha fato una gran bella figura, che l’episodio in sé non ci dà lustro, e quindi era meglio se Gobbo non telefonava proprio, in trasmissione».
Letizia Ortica, ex assessore e consigliere azzurro, donna in prima linea per le pari opportunità: «Sarà stata anche una battuta, ma certo non la condivido».
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