La storia di Francesco, a 9 anni genietto della matematica: rappresenterà l’Italia nella finale di Tunisi
Lo studente padovano ha trionfato ai Giochi organizzati dalla Bocconi e si è guadagnato la convocazione in nazionale. Da grande vorrebbe fare il matematico, ma anche il cuoco o il tennista

Il suo secondo sogno nel cassetto è quello di arrivare ai livelli di Jannik Sinner nel tennis. Il primo però, è di diventare un matematico.
Francesco Vigato, a quanto pare, può dire di essere già sulla strada giusta: la scorsa settimana ha vinto la finale nazionale dei “Giochi Matematici” dell’Università Bocconi di Milano, conquistando un posto nella nazionale italiana. Ad agosto rappresenterà tutte le classi quarte d’Italia alla finale internazionale in Tunisia, unico partecipante italiano della sua categoria.
Francesco frequenta la quarta primaria alla scuola Alcide De Gasperi di Villa Estense e vive a Santa Caterina d’Este.
Il 15 maggio scorso ha affrontato la prova a Milano insieme ad altri 350 bambini di quarta elementare provenienti da tutta Italia.
Alla fine, è stato proprio il suo nome a essere annunciato tra gli applausi. «Siamo entrati in questa sala, tutti ammucchiati», racconta. «Poi abbiamo fatto la prova e alle 14 c’è stata la premiazione. Quando mi hanno chiamato ero contento: non mi sono commosso, ma ho sorriso tanto».
La prova era composta da otto domande di logica. «Era praticamente una verifica. Mi ricordo una domanda: “Un acquario riempito fino al bordo pesa 100 chili, mentre quando è riempito a metà pesa 59. Quanto pesa l’acquario vuoto?”». I risultati non sono stati resi pubblici, ma lui ci scherza su: «Se ho vinto, forse le ho fatte tutte giuste».
Ora lo attende un’estate piena di emozioni. A fine luglio parteciperà a un campus di preparazione al Lago Maggiore a Caldè, nel Varesotto, insieme agli altri membri della nazionale. Poi, il 23 e 24 agosto, volerà in Tunisia per confrontarsi con giovani talenti da tutto il mondo.
«Sarà il mio primo viaggio fuori dall’Italia, e anche la prima volta in aereo, ma non ho paura. Rappresenterò tutte le quarte d’Italia».
In classe è già una piccola celebrità. «Mi hanno fatto i complimenti. Un po’ di inglese lo so, così potrò usarlo in Tunisia. Non ci hanno ancora detto come sarà la finale, è un’incognita. Forse ce lo spiegheranno al Lago Maggiore».
La passione per la matematica, racconta, lo accompagna fin dalla prima elementare. «Amo le operazioni, la geometria, mi piace ragionare». Ma i suoi sogni non finiscono con i numeri: «Oltre al matematico, vorrei diventare tennista. Mi piace molto Sinner, sono un po’ triste per la finale che ha perso a Roma nei giorni scorsi. Vorrei fare anche il cuoco. Però la matematica resta la mia preferita».
La sua vittoria è dedicata «alle maestre, soprattutto alla maestra Tiziana, che ci ha seguito fino in terza, e alla maestra Giovanna, che ci ha fatto partecipare ai giochi. Ringrazio anche la mia famiglia». A fare il tifo per lui, oltre alla comunità, ci sono i suoi genitori, Mauro Vigato ed Elisa Bastianello: «Siamo tanto orgogliosi, è un bambino molto intelligente. Se dobbiamo dire la verità, non ama molto studiare, ma apprende subito, e non lo diciamo solo perché siamo i suoi genitori, anche le maestre si stupiscono di lui. Ringraziamo la scuola per questa opportunità. Sinceramente, dobbiamo ancora riprenderci dall’entusiasmo di questo successo».
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso