Sì alle due mamme, la svolta della Consulta. Zan: «Sconfitta l’ideologia del Governo»

La Consulta: è incostituzionale negare la genitorialità in caso di PMA effettuata all’estero. Zan: «Meloni e i suoi ministri hanno trascinato decine di genitori e figli nei tribunali, calpestando affetti e diritti». Il sindaco Giordani: «Sono commosso. Oggi vincono i diritti»

Alessandro Zan
Alessandro Zan

Una sentenza storica della Corte Costituzionale che segna una tappa fondamentale per il riconoscimento delle famiglie omogenitoriali in Italia.

Secondo la Corte, è incostituzionale negare la genitorialità a chi ha avuto un figlio tramite procreazione medicalmente assistita (PMA) effettuata legalmente all’estero: anche la madre non biologica deve essere riconosciuta come genitore fin dalla nascita.

Le reazioni 

«Questa sentenza smonta la crociata ideologica del Governo Meloni contro le famiglie arcobaleno», afferma Alessandro Zan, europarlamentare e responsabile diritti nella segreteria nazionale del Partito Democratico. «Meloni e i suoi ministri hanno trascinato decine di genitori e figli nei tribunali, calpestando affetti e diritti. Oggi la Corte ci dice che quei provvedimenti sono incostituzionali. L’ideologia omotransfobica della destra sta spingendo le istituzioni fuori dal perimetro della democrazia. Ora si fermino. Il Parlamento approvi una legge che riconosca pienamente le famiglie omogenitoriali, garantendo a tutte le figlie e i figli gli stessi diritti».

Vincono le famiglie arcobaleno, si possono registrare figli con due mamme

Zan ha espresso gratitudine a Rete Lenford per il ruolo decisivo nella battaglia legale, e ai sindaci che si sono schierati apertamente in difesa dei diritti.

Tra questi, Sergio Giordani, primo cittadino di Padova  ha commentato con emozione la notizia: «Sono commosso. Oggi vincono i diritti fondamentali di tutte e tutti, gli interessi inalienabili delle bambine e dei bambini. È un passo avanti per l’Italia, costruito con tenacia anche da Padova, con tante associazioni e cittadini che non hanno mai mollato».

E conclude: «Ho giurato sulla Costituzione, e la Costituzione ho applicato. Questa pronuncia mi ripaga di tanto fango ricevuto da chi mi accusava di essere fuori legge. Una posizione, la loro, inumana e da oggi anche incostituzionale».

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Soddisfazione espressa anche dalla segreteria nazionale del Partito Democratico: «Una sconfitta politica pesante –  commenta Elly Schlein – per tutti coloro che hanno fatto della discriminazione una bandiera e una crociata sulla pelle dei bambini. Oggi la Corte chiarisce che quella crociata è fuori legge, contro la Costituzione».

Continua: «Vale anche per questo governo che ha usato le famiglie arcobaleno come bersaglio politico - dicono ancora - trascinando genitori e bambini nei tribunali, negando affetti, diritti e dignità. Serve finalmente una legge che riconosca pienamente le famiglie omogenitoriali e garantisca a tutte le figlie e i figli gli stessi diritti»

La nota di Elena Ostanel 

«Oggi è una giornata storica. Le parole della Corte costituzionale risuonano come un richiamo di giustizia e di civiltà: è incostituzionale togliere ai bambini e alle bambine il diritto di avere due genitori». Lo dichiara la consigliera regionale Elena Ostanel (Vcv), commentando la sentenza della Consulta sui diritti delle madri intenzionali.

«È una sentenza - prosegue Ostanel - che parla al cuore del Paese, alle sue comunità, alla politica tutta. Perché ci ricorda che i diritti dei bambini vengono prima di ogni ideologia. E che lo Stato deve garantire uguaglianza, tutele e dignità per tutte le famiglie. Un grazie enorme va all'Associazione Famiglie Arcobaleno, che da anni porta avanti questa battaglia di giustizia».

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