Treviso, il Giappone fiorisce a Casa dei Carraresi

TREVISO. Alla fine di marzo entriamo in quel periodo che i giapponesi definiscono “Hanami”, in cui si può ammirare la fioritura dei ciliegi: proprio in occasione di questo richiamo primaverile, aprirà la mostra “Giappone fiorito”, a cura di Daniel Buso ed organizzata da Artika Eventi, presso Casa dei Carraresi, visibile fino al 7 maggio.
L’esposizione, una straordinaria immersione nel mondo dell’arte nipponica, accoglierà i visitatori sin dal piano terra della sede, con piante giapponesi analizzate nei loro significati, kimono e obi – abiti formali ed informali tradizionali – provenienti dalla collezione di Lydia Manavello, per raccontare la fioritura in tutte le sue espressioni.
Proprio mentre a Santa Caterina si possono rimirare alcune opere senza tempo dei grandi Impressionisti e di altri protagonisti della scena artistica che, dalla metà dell’Ottocento in poi, si ispirarono all’arte giapponese, tanto che venne coniato il termine di “Japonisme” da parte dell’abile incisore Philippe Burty, grazie ad Artika sarà possibile vedere alcuni dei principali riferimenti di questa tendenza, come Hokusai e Hiroshige, il maestro Eisen e Kiyoniaga, che citò il mondo delle Geisha di Kitagawa Utamaro (1753-1806). La mostra presenterà 31 “Ukiyo-e”: si tratta di una stampa artistica giapponese su carta impressa con matrici di legno ed è forse la produzione più nota del Paese del Sol Levante.
Gli “Ukiyo-e” esposti sono stati tutti acquistati in Giappone, risalgono al periodo corrispondente al regno dell’Imperatore Hiroito, e fanno parte di una collezione che per la prima volta viene esposta al pubblico, raccontando la bellezza delle “immagini del mondo fluttuante” (traduzione letteraria del termine), espressione cioè di un ambiente borghese caratterizzato dal benessere e dalla ricerca di piacere.
Tra le più famose stampe non può mancare “La Grande Onda” di Hokusai, che rappresenta una delle opere più riprodotte nella storia dell’umanità: fa parte delle 36 vedute del Monte Fuji, una raccolta di “Ukiyo-e” che racconta appunto il Monte Fuji, sacro ai giapponesi e considerato fonte del segreto dell’immortalità, in diverse stagioni ed angolazioni.
Oltre a queste straordinarie stampe su carta di gelso con matrice in legno di ciliegio selvatico, si potranno ammirare anche due mappe geografiche del Giappone antico, rarissime ed introvabili in quanto ritirate dal mercato ufficiale: una dedicata a Edo (odierna Tokyo), mentre l’altra dell’intera nazione.
Inoltre, dalla collezione Guarnieri proviene un paravento fiorito a tema primaverile realizzato nei primi del Novecento ed attribuito ad una delle più importanti scuole storiche della pittura giapponese, la Rinpa. A coronamento del percorso, anche alcune opere dell’artista Claudio Massini, presente nelle collezioni del Mart di Rovereto e del Mambo di Bologna e protagonista di una personale al Museo Civico di Casa Robegan, sempre a cura di Daniel Buso. Dal 31 marzo, dunque, una straordinaria occasione per immergersi nel suggestivo mondo del Giappone, cogliendone le sfumature e la raffinatezza. Per informazioni: info@artikaeventi.com
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