I ragazzi del ’94 sono ancora insieme

E fanno ventitré. Tanti anni sono passati da quando loro, gruppo di ormai ex ragazzi, quasi tutti trevigiani, ha dismesso gli abiti civili per indossare la divisa da alpino. Era il 15 febbraio 1994. In occasione di quest’anniversario, il giorno dopo San Valentino, il più “romantico” di loro, Mario Giampetruzzi, ci ha contattati per aiutarlo a realizzare il suo sogno: rendere indimenticabile il compleanno numero 23 del secondo scaglione 1994 del terzo reggimento artiglieria da montagna del "Gruppo Conegliano" della Brigata alpina Julia, di stanza alla caserma "Cantore " di Tolmezzo in provincia di Udine. Infatti sono ventitrè candeline speciali, perché vengono spente nell’anno dell’Adunata di Treviso.
Se il desiderio numero uno è stato esaudito, per il numero due Mario sta ancora lavorando. L’obiettivo è ritrovarsi tutti. Come fare? Lo spiega lo stesso artigliere: «In vista dell'adunata del Piave di maggio, abbiamo creato un gruppo whatsapp per comunicare tra noi e stare di nuovo insieme dopo ventidue anni», racconta Mario Giampetruzzi. Non nasconde che non è stata un’impresa facile ritrovarsi: «È stata un 'avventura cercare, dopo tanti anni, i numeri di cellulare di tanti compagni d'armi, ma alla fine ce l'abbiamo fatta, siamo di nuovo insieme». Il gruppo whatsapp è costituito da circa ottanta artiglieri: «Ma abbiamo già almeno trenta numeri: ci sono110 contatti su 161 appartenenti allo scaglione. Circa cinquanta ragazzi mancano all'appello, ma poco alla volta riuniremo tutto lo scaglione. Questo è sicuro». I ragazzi del ’94 si sono già ritrovati una volta, ma quest’anno sarà diverso: «Ci siamo già ritrovati a novembre 2016 per una cena, ma saremo presenti in massa all'adunata di Treviso, provincia al quale appartiene l'ottanto per cento di noi. A Treviso verranno ragazzi da Parma, Milano, Bergamo, Vicenza, Alto Adige, Friuli e Carnia. Ci troveremo per festeggiare, stare insieme, ricordare quattro compagni "andati avanti", e riportare quei valori alpini, guida per le generazioni a venire. Abbiamo capito che l'adunata del Piave, non sarà un punto d'arrivo, ma di partenza. Non ci fermeremo più».
Fabiana Pesci
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