Bondage, il Centro Famiglia sfratta il festival giapponese
La serata dedicata alla tecnica di legatura si terrà nel negozio di via San Nicolò. Il responsabile Bordignon: «Attività non in linea con la nostra idea di affettività»

Gli spettacoli di bondage giapponese? Troppo sexy per essere ospitati al Centro della Famiglia di Treviso, l’istituto di Cultura e di Pastorale della famiglia della diocesi. Nessun punto di incontro tra sacro e profano. Ecco che all’ultimo minuto si è optato per il cambio di sede: via gli eventi osé (e non) dall’ente diocesano. Questa la decisione presa dopo che è stato reso pubblico il programma del Nipponbashi Matsuri, il festival nipponico che animerà il capoluogo questo fine settimana. Forse, nessuno aveva colto di preciso il contenuto di alcune performance in cartellone. Non solo laboratori per creare fiori, rilegare libri e decorare maschere, ma anche un corso dedicato all’antica arte erotica della legatura del corpo.
Domenica pomeriggio il Centro della Famiglia avrebbe dovuto ospitare una lezione pratica di “Shibari”. «Le corde cingono il corpo disegnando forme dall’estetica complessa e portano alla momentanea immobilizzazione del partner che da quel momento si lascia andare per vivere l’intensità del momento». Recita la presentazione dell’iniziativa con l’invito a indossare abiti adatti per la dimostrazione dal tono osé. Poco a che vedere con la “morigerata” offerta culturale del Centro della Famiglia. «Per problemi di natura tecnica abbiamo scelto di cambiare la sede delle conferenze e dei workshop. Tutti gli eventi si svolgeranno secondo il programma (ma in via San Nicolò n. 15
ndr
). Il Nipponashi Matsuri cambia sede ma non la proposta culturale che è garantita e confermata» spiega l’organizzatrice Elisabetta Grosso. Ma dietro ai paventati problemi tecnici c’è la netta presa di posizione del Centro della Famiglia. «Abbiamo ritenuto che l’attività del bondage fosse incongrua ai nostri spazi. Noi avevamo messo a disposizione le nostre sale per degli incontri sulla cultura giapponese, ma riteniamo che bondage e affini non siano attinenti con la nostra visione. Fuori da qualsiasi polemica diciamo che, pur volendo favorire le attività nel quartiere San Nicolò, l’attività proposta non era in linea con le nostre prospettive sull’affettività e la sessualità» spiega Adriano Bordignon del Centro della Famiglia. L’organizzazione del Nipponbashi Matsuri ha quindi deciso di trasferire la programmazione della kermesse nel negozio al civico 15 di via San Nicolò. Resta invece confermata nella sede dell’Israa la performance serale di bondage con la partecipazione dell’artista Davide La Greca, impegnato in una suggestiva coreografia di legatura giapponese. «Non ci saranno nudità in quanto gli artisti vestiranno dei tradizionali kimono, ma la partecipazione è comunque limitata a un pubblico di maggiorenni per le tematiche affrontare», spiega la presentazione dell’evento.
L’erotismo non sarà comunque l’unico argomento del festival giapponese a Treviso. C’è grande attesa, sabato sera, alle 22, per la marcia dei cento spettri e il lancio di lanterne della buona fortuna in zona Buranelli. Per tutto il week end via San Nicolò il mercato artigianale e i laboratori didattici per tutte le età. Ci sarà spazio anche per una dimostrazione di “watoji” sulla legatoria nipponica e per le illustrazioni personalizzate dei disegnatori della Legione degli Artisti. Merita una visita anche la mostra sugli Yokai che sarà inaugurata sabato alle 18 nella sede di Papermedia. Programma completo su www. nipponbashi. it.
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