Ad Asolo “Forme e Musiche dei Colori”: l’arte contemporanea è da ascoltare

Si inaugura sabato alle 18 nella Sala della Ragione di Asolo, “Forme e Musiche dei Colori”: l’arte contemporanea è tutta da ascoltare
Borghesi Asolo museo civico presentazione mostra quadri e musica
Borghesi Asolo museo civico presentazione mostra quadri e musica

ASOLO. La pittura diventa musica, ma anche le fluttuazioni timbriche si ritrovano nelle opere d’arte. Si inaugura sabato alle 18 nella Sala della Ragione di Asolo, “Forme e Musiche dei Colori”: non solo una mostra, non solo un concerto, ma un’esperienza multisensoriale in cui l’arte contemporanea è tutta da ascoltare. In modo inedito, il percorso offre ai visitatori una novità: sei tappe musicali accompagnate da ventiquattro opere di sei pittori di fama nazionale e internazionale, tutti legati alla città dei cento orizzonti, accompagnando la visione delle tele con brani musicali composti ad hoc dal Mestro Matteo Segafreddo.

L’unione tra la musica e la pittura avviene tramite le cuffie che consentono al pubblico di ascoltare sei diverse composizioni, una per ognuno degli artisti che hanno riportato sulle tele le suggestioni dirette o mediate del paesaggio asolano. Un esperimento artistico unico, che si inserisce nella correlazione tra arti visive e musica sviluppatasi per tutto il Novecento, identificando in Wassily Kandinsky il massimo esponente.

Così come il fondatore dell’arte astratta rappresenta nei suoi quadri gli strumenti musicali, e nella musica trovava la sua musa ispiratrice, così nel percorso espositivo si vive l’intreccio tra pittura e musica. Ma si va anche oltre, creando una fusione dinamica unica tra l’ascolto live delle composizioni e la comprensione delle opere. Si inizia dalle immagini di grandi calici in rotazione ottica e sonora rappresentati da Roberto Bertazzon, pittore originario di Pieve di Soligo che fa base nel suo studio trevigiano a Castello Roganzuolo e in quello parigino.

Lo sguardo passa alle geometrie cromatiche del pittore asolano Antonio Gallina, per proseguire con Bruno Pedrosa, artista brasiliano che ha scelto Asolo come dimora, rinnovando la tradizione artistica dell’Ottocento. Si incontrano le opere di Duilio Tassinari, architetto e curatore della mostra, nei cui quadri il colore è il protagonista assoluto. Mario Tavernaro, originario di Asolo, racconta le storie e le curve dei volti, mentre la pittrice asolana Lina Zizola, attratta dalla forza della luce e del colore, rappresenta il paesaggio in una nuova connotazione strutturale e cromatica. La pittura astratta si combina con l’astrattismo sonoro gestuale, attraverso le composizioni di Segafreddo, affascinanti mix fra la musica acustica e l’elettronica, in cui alle melodie dei classici strumenti si uniscono le note elaborate dai computer, senza che ci sia mai una ritmica ripetuta.

«Durante questo esclusivo itinerario – spiega il curatore Tassinari – il visitatore ha la possibilità di scoprire e interiorizzare la stretta relazione tra forma, colore ed espressione musicale. Un viaggio dell’arte per superare ogni confine, fino a una perfetta sinestesia». La mostra è organizzata dall’Academia dei Rinnovati con il patrocinio del Comune sarà visitabile fino a domenica 13 gennaio. Biglietti: intero 5 euro, ragazzi fino ai 13 anni gratuito.

L’arte è solo uno dei filoni in cui sta operando l’Academia dei Rinnovati, rinata poco più di un anno fa grazie ad un gruppo di professionisti e artisti che hanno scelto di riportare in vita l’attività della storica Academia fondata nel 1750 come cenacolo artistico che animò la vita culturale asolana fino al 1765. Con la guida dell’attuale presidente, Giancarlo Zizola, l’Accademia sta contribuendo a rendere vitale il centro asolano spaziando dalla poesia alla saggistica, dal teatro alla musica fino alle arti figurative.

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