A Treviso è gattomania: tutti in coda per i mici più belli

TREVISO. Il brutto tempo non ha fermato i gattofili provenienti da tutta la Marca che si sono recati sabato e domenica all'Ippodromo Sant'Artemio di Treviso per la sfilata dei gatti più belli del mondo organizzata dall'Ente nazionale felinotecnica italiana. Un migliaio di visitatori al giorno per ammirare 200 felini provenienti da privati e allevamenti di tutta Italia delle razze American Curl, Elf, Ragdoll, Siberiani, Sphynx, Persiani, Esotici, Maine Coon, Norvegesi delle foreste, British, Scottish Fold, Scottish Straight, Blu di Russia, Certosini, Devon Rex, Snowshoe e Venice Bengal, valutati da una giuria di esperti provenienti da Austria, Italia, Polonia, Belgio e Russia.

E ieri sono stati finalmente decretati i vincitori. Per la sezione adulti ha vinto un maschio persiano dal nome Hot Spot; per la sezione neutri (sterilizzati) ha vinto una femmina persiana, Baby Doll, mentre tra i cuccioli ha vinto Google un Venice Bengal maschio dal manto grigio con chiazze leopardate.

Sono stati premiati anche gli espositori dove stavano i gatti, a dire la verità tutti buoni e sonnacchiosi, con i più belli addobbi per Halloween. Oltre alle coppe ai vincitori, per tutti coccarde e tanti sacchi di prelibate crocchette offerte dagli sponsor. Siparietti ovunque, con gatti che abbracciavano o baciavano il loro umano con aria impaurita o perfino scocciata per il clamore che avevano attorno.

Tra i visitatori, tanti proprietari di mici comuni: chi uno, chi tre felini, raccolti per strada o dal gattile, che vengono comunque alla mostra ad ammirare quelli di razza, enormi come i main coon, o privi di pelo, come gli sphynx.

Questi bellissimi gatti costano dagli 800 ai 1.200 euro. Una coppia di ragazzi di Treviso, in procinto di sposarsi, è venuta apposta per vedere i main coon. «Ne vorremmo per la casa nuova, per noi, ma anche nella prospettiva di avere un figlio, perché sono speciali con i bambini». Socrate invece è il nome del Rag-doll di un bambino che sta ammirando dei certosini.

Il papà glielo ha comperato consigliato da un'esperta, proprio per mitigare l'esuberanza del figlio «Questa razza», ha spiegato, «viene usata nei reparti di oncologia infantile adatta alla pet-therapy». JJ (come Juventus Juventus) è invece il nome del gatto comune di un altro bambino che sta ammirando dei gatti norvegesi. «Belli», dice, «ma se devo prenderne un altro, lo voglio come JJ, bianco e nero. Non tradisco la Juventus!».