Zoppas Arena, il vincitore è Lucchetta

Dopo i ricorsi legali il Comune accetta l’accordo con le società dell’ex presidente: debiti azzerati e 66 mila euro da versare
Guerretta Conegliano Zoppas Arena conferenza stampa presidente Gianni Lucchetta
Guerretta Conegliano Zoppas Arena conferenza stampa presidente Gianni Lucchetta
CONEGLIANO. Alla fine il braccio di ferro sulla Zoppas Arena lo vincono Spes, SiSport e Giovanni Lucchetta. Ad una delle aziende di cui è stato cofondatore e promotore, Trecuori Spa già SiSport, il Comune di Conegliano verserà 65.850,06 euro. I debiti di Spes e Sisport, oltre 90 mila euro, sono estinti dall’acquisto di attrezzature e vari impianti che erano stati installati nel palazzo dello sport di Campolongo. Alla società che si occupa di marketing sociale passeranno oltre 65 mila euro. Il provvedimento è stato ratificato dalla giunta comunale pochi giorni prima di Natale. La battaglia sulla gestione dell’arena, tra amministrazione comunale e Lucchetta, era diventata una telenovela iniziata cinque anni fa, che sembrava non avere un termine. Ma, come le migliori soap opera, dove si succedono incomprensioni, diatribe, dissapori, il finale è un colpo di scena e mette d’amore e d’accordo le parti, che raggiungono un’intesa. Dal punto di vista formale, l’atto transativo è firmato dal segretario comunale in rappresentanza del Comune di Conegliano e dal legale rappresentante di Spes e Sisport (ora diventata Trecuori Spa). Ma il vero vincitore porta il nome di Giovanni Lucchetta, che ha gestito con successo nei primi anni la Zoppas, andando poi allo scontro con l’amministrazione, dopo il tracollo del progetto Spes. Il Comune di Conegliano contestava alla Spes il mancato pagamento di oltre 60 mila euro, per l’utilizzo della Zoppas Arena e della palasport di via Antoniazzi, per varie spese, alcune delle quali risalivano ancora al 2007-08, la stagione in cui la società di volley ottenne la storica promozione in A1. Alla SiSport, che, pur non avendo mai avuto l’aggiudicazione definitiva della Zoppas Arena ha avuto la disponibilità dell’impianto nel 2015, il Comune invece chiedeva 30.960,87 euro. Sia Spes che SiSport avevano contestato quelle cifre, affermando di non aver utilizzato le strutture in alcuni periodi oggetto del contendere. Il contratto con Spes fu rescisso nel 2012. Lucchetta però rimase all’interno del palazzo dello sport fino a metà 2014, e nel 2015 l’unica società a presentarsi al bando per la gestione fu SiSport. Nel marzo 2016 Sisport fece ricorso al Tar, perché non era stata approvata la sua gestione dell’impianto di Campolongo, che tornò in mano al Comune. Nel luglio 2016 il consiglio comunale aveva deliberato una variazione di bilancio, per comprare attrezzature, impianti elettrici e videosorveglianza e altre strumentazioni, installate da Spes anni prima. Uno degli ultimi atti dell’amministrazione Zambon, lo scorso maggio, fu quella di promuovere un accertamento tecnico preventivo sulle attrezzature lasciate in “eredità” dalle società che facevano riferimento a Lucchetta. Nel frattempo a settembre il Comune ha acquistato all’asta il maxischermo della Zoppas, per circa 15 mila euro. Si è così arrivata alla vigilia di Natale 2017, per un finale molto atteso. Trecuori Spa, ex Sisport, rinuncia al ricorso al Tar e trasferisce la proprietà delle attrezzature al Comune di Conegliano in cambio di 157 mila euro. Spes e SiSport riconoscono i debiti che avevano con il Comune. Trecuori si accolla i buchi lasciati dalle stesse società per un totale di 91.149,94 euro. Alla fine quindi il Comune di Conegliano dovrà versare 65.850,06 euro a Trecuori Spa. Trecuori è l’evoluzione del progetto di marketing sociale - una rete di iniziative commerciali tra negozi, imprese, associazioni, famiglie, scuole ed enti – ideata da Lucchetta alcuni anni fa con Sicard Live. Il pasticcio nell’affidamento della gestione della Zoppas Arena era già stato motivo di accese discussioni in consiglio comunale. Stasera il punto più caldo dovrebbe essere il bilancio di previsione di 2018-2020, in cui si approveranno le poste in entrata ed uscita previste nel prossimo triennio.
Diego Bortolotto


Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso