Zanchetta compra l’impero Mazzorato

Il gruppo di Mareno si è aggiudicato le sedi di Castelminio e Vittorio Veneto nell’asta fallimentare svoltasi il 31 gennaio
Di Davide Nordio
CASTELMINIO DI RESANA ..MAZZORATO BANCOMAT..FOTOCRONACA castelminio..bancomat mazzorato
CASTELMINIO DI RESANA ..MAZZORATO BANCOMAT..FOTOCRONACA castelminio..bancomat mazzorato

RESANA

Il gruppo Zanchetta si compra Mazzorato di Castelminio e di Vittorio Veneto. Ma lo storico marchio continuerà ad esistere. Il gruppo di Mareno di Piave – attivo sempre nel settore abbigliamento – ha acquisito all’asta, quale unico acquirente i due stabili, di cui uno, quello di Castelminio di Resana era considerato la “casa madre” della catena fondata da Giuseppe Mazzorato nel 1962. Il tribunale di Treviso, a seguito della dichiarazione di fallimento delle due società Pluto srl e Leamm srl, entrambe riconducibili alla famiglia Mazzorato, aveva disposto la vendita in un lotto unico e tramite procedura competitiva di alcuni immobili appartenuti alle due società per un valore di 6.200.000 euro. Questo il prezzo a base d'asta, di cui 5,9 milioni relativi agli immobili della Pluto srl e 300 mila euro invece per la Leamm srl. Il passaggio tra Zanchetta e Mazzorato è nel segno della continuità: già parte del gruppo di Castelminio era passato nelle mani di quello di Mareno, affittuari di un ramo di Mazzorato, in tutto cinque negozi (Castelminio, Trieste, Udine, Marghera e Vigonza). Ora Zanchetta rileva anche alcuni degli immobili, ovvero quelli di Castelminio e Vittorio Veneto. La messa all’asta delle proprietà Mazzorato ha segnato la fine di quella che è stata una importante catena di abbigliamento leader nel territorio, con quindici punti vendita nel Nordest e due anche in Canada. Una crescita sempre più forte, dagli anni ’60 quando partì il primo negozio. Negli anni Settanta e Ottanta era un punto di riferimento a livello regionale e molti ricorderanno i pullman che da alcuni centri storici portavano direttamente i clienti nel grande magazzino di Castelminio di Resana, dove le gigantografie raccontavano la storia di questa impresa familiare. Poi la nascita del centro commerciale Mazzorato Più. I segnali di una forte crisi (dovuta al calo delle vendite) sono iniziati nel 2006 quando il bilancio non è stato più positivo: nel 2009 la perdita di 2,9 milioni di euro. Lo scorso anno erano fallite due società del gruppo, le holding Melograno e Leamm, mentre una terza, la Pluto srl che gestiva il patrimonio immobiliare di 20 milioni di euro, aveva tentato la strada del concordato. Ma ad agosto il concordato veniva declassato a fallimento. Per recuperare quanto dovuto ai creditori, il tribunale di Treviso ha deciso l’asta del patrimonio immobiliare fissata per il 31 gennaio dove il gruppo Zanchetta ha acquisito i punti vendita.

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