Zanchetta compra l’impero Mazzorato

RESANA
Il gruppo Zanchetta si compra Mazzorato di Castelminio e di Vittorio Veneto. Ma lo storico marchio continuerà ad esistere. Il gruppo di Mareno di Piave – attivo sempre nel settore abbigliamento – ha acquisito all’asta, quale unico acquirente i due stabili, di cui uno, quello di Castelminio di Resana era considerato la “casa madre” della catena fondata da Giuseppe Mazzorato nel 1962. Il tribunale di Treviso, a seguito della dichiarazione di fallimento delle due società Pluto srl e Leamm srl, entrambe riconducibili alla famiglia Mazzorato, aveva disposto la vendita in un lotto unico e tramite procedura competitiva di alcuni immobili appartenuti alle due società per un valore di 6.200.000 euro. Questo il prezzo a base d'asta, di cui 5,9 milioni relativi agli immobili della Pluto srl e 300 mila euro invece per la Leamm srl. Il passaggio tra Zanchetta e Mazzorato è nel segno della continuità: già parte del gruppo di Castelminio era passato nelle mani di quello di Mareno, affittuari di un ramo di Mazzorato, in tutto cinque negozi (Castelminio, Trieste, Udine, Marghera e Vigonza). Ora Zanchetta rileva anche alcuni degli immobili, ovvero quelli di Castelminio e Vittorio Veneto. La messa all’asta delle proprietà Mazzorato ha segnato la fine di quella che è stata una importante catena di abbigliamento leader nel territorio, con quindici punti vendita nel Nordest e due anche in Canada. Una crescita sempre più forte, dagli anni ’60 quando partì il primo negozio. Negli anni Settanta e Ottanta era un punto di riferimento a livello regionale e molti ricorderanno i pullman che da alcuni centri storici portavano direttamente i clienti nel grande magazzino di Castelminio di Resana, dove le gigantografie raccontavano la storia di questa impresa familiare. Poi la nascita del centro commerciale Mazzorato Più. I segnali di una forte crisi (dovuta al calo delle vendite) sono iniziati nel 2006 quando il bilancio non è stato più positivo: nel 2009 la perdita di 2,9 milioni di euro. Lo scorso anno erano fallite due società del gruppo, le holding Melograno e Leamm, mentre una terza, la Pluto srl che gestiva il patrimonio immobiliare di 20 milioni di euro, aveva tentato la strada del concordato. Ma ad agosto il concordato veniva declassato a fallimento. Per recuperare quanto dovuto ai creditori, il tribunale di Treviso ha deciso l’asta del patrimonio immobiliare fissata per il 31 gennaio dove il gruppo Zanchetta ha acquisito i punti vendita.
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