Walter Cunial licenziato dalla scuola guida

Crespano, la titolare Paola Tommasini: «Sconcertati e dispiaciuti, non avevamo mai avuto lamentele»
Borghesi Crespano autoscuola Montegrappa e Fontese
Borghesi Crespano autoscuola Montegrappa e Fontese

CRESPANO. Dopo l’arresto con l’accusa di violenza sessuale su alcune allieve l’istruttore Walter Cunial è stato licenziato dalla scuola guida Montegrappa. A confermarlo è la stessa titolare Paola Tommasini. Ma la notizia del tentato suicidio di Cunial ha lasciato allibiti colleghi e amici del quarantottenne.

«Sta attraversando un momento molto difficile», dichiara la titolare Paola Tommasini, «È sconcertante che abbia tentato di uccidersi» . Oltre al suo lavoro di autista dello scuolabus comunale di Castelcucco il quarantottenne, da sempre appassionato di auto, per arrotondare lo stipendio a fine mese aveva iniziato a lavorare quattro anni fa come insegnante di guida nella filiale di Crespano.

«Quando si è presentato nella nostra sede aveva delle ottime referenze» , dichiara la titolare, «aveva lavorato da giovane come autotrasportatore per diversi anni e poi come istruttore di guida in alcune autoscuole della zona così con questo curriculum ci siamo fidati ed ha iniziato a lavorare per noi». In tutto questo tempo però non c’era mai stato un sospetto o una lamentela da parte di qualche allieva o degli stessi genitori. Insomma per i titolari della scuola guida Cunial era un bravo insegnante e soprattutto «una persona davvero affidabile».

«È vero: nessuno si è mai lamentato qui con noi», ammette Tommasini, «In tutto questo tempo siamo sempre stati all’oscuro di tutto e se anche avessimo avuto il minimo sospetto avremmo preso subito seri provvedimenti nei suoi confronti, ma nessuno si è mai lamentato di Walter anzi era molto richiesto come istruttore perché ha sempre svolto bene il suo lavoro» . Per i colleghi di lavoro il quarantottenne «è sempre stato una persona seria, puntuale e che sapeva portare avanti al meglio il suo lavoro di istruttore». La titolare non si da pace: «Non riusciamo a spiegarci tutta questa vicenda, non abbiamo mai avuto dubbi sul suo operato e quando lo abbiamo saputo è stata una doccia gelata siamo rimasti senza parole e sapere che ha tentato anche il suicidio ci lascia molto amareggiati e dispiaciuti». (v.m.)

Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso