Vuole i soldi, ma l’assicuratore lo picchia

CONEGLIANO. Va a chiedere spiegazioni per il risarcimento di un incidente e come risposta viene preso a pugni. Un giovane sanfiorese ha dato mandato al suo avvocato di procedere nei confronti del responsabile di una filiale d'agenzia di assicurazioni di Conegliano. «È stato picchiato, l'ha mandato al pronto soccorso», racconta la madre del ragazzo, indignata da quanto accaduto. Oleg Brescacin, 24enne residente a San Fior, di professione commesso, è stato costretto a rimanere a casa una settimana dal lavoro per i colpi subiti. Ha riportato una ferita all'arcata sopraccigliare e un occhio nero in seguito alla colluttazione con un assicuratore. L'antefatto: a novembre il giovane era rimasto coinvolto in un incidente in paese, in via Campardi. La sua Honda Civic era stata danneggiata nello scontro con un'altra vettura. Gli automobilisti non avevano riportato traumi, ma le auto erano rimaste ammaccate. «Era stata fatta la constatazione amichevole», spiega la madre, «e la controparte si era assunta la responsabilità dell'incidente». Tutto sembra a posto. Dalla compagnia assicuratrice però sono stati sollevate delle contestazioni e non si è proceduto con il risarcimento, secondo quanto raccontato dal sanfiorese. Sembra che in una delle copie non corrispondessero dei dati. Il giovane ha deciso di andare a chiedere informazioni nella sede di Conegliano della compagnia d'assicurazione, per comprendere i motivi della mancata liquidazione del danno. Però più che un chiarimento c'è stato un incontro di boxe. Nell'ufficio i toni si sono accesi, tanto che dalla parole si è passati alle mani. Sul posto è stato richiesto anche l'intervento delle forze dell'ordine. Sono volati dei cazzotti, Brescacin è finito a terra ed è dovuto ricorre alle cure del pronto soccorso. «Mio figlio si è difeso, se un assicuratore reagisce in quel modo dovrebbe cambiare attività» commenta la madre del ventiquattrenne. Per diversi giorni il ragazzo è rimasto con il dolore e l'occhio gonfio, tanto da rimanere a casa per una settimana dal negozio in cui lavora a San Vendemiano. Adesso ha dato mandato al suo avvocato pordenonese di procedere. L'ipotesi d'accusa è di lesioni personali. Così oltre alla pratica del risarcimento per l'incidente, che deve ancora chiudersi, si potrebbe aprire un procedimento penale nei confronti del professionista.
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