Volontari restaurano due chiese a Segusino: i ladri passano a rubare le panche

Segusino, gruppo di amici mette soldi e tempo per gli storici edifici di culto di Milies e Col Lonc Anni di lavoro per restituire le due perle agli antichi splendori, ma la seconda è stata saccheggiata

SEGUSINO. I volontari sistemano due chiesette storiche. Peccato che poi i ladri passino a rubare le nuove panche in una delle due.

Ci sono storie di umana solidarietà che spesso nascono nei modi più semplici, ad esempio da un gruppo di amici seduti a un tavolo a fare due chiacchiere. Parlando del più e del meno si discute sul recupero di una chiesetta paesana, in stato di abbandono, pericolante e per questo chiusa al pubblico. Succede che uno dei partecipanti dica: «Io ci metto il mio contributo in denaro, voi fate la vostra parte e recuperiamo il tempio». Da qui è nato il gruppo spontaneo “Amici di Milies” a Segusino che, dopo tre anni di duro lavoro, ha restituito alla comunità, totalmente restaurata, la chiesetta di Milies dedicata a Maria Ausiliatrice.

«È stato un lungo percorso iniziato cinque anni fa – racconta il portavoce del gruppo, Celeste Stramare – Il gruppo alpini di Segusino, in collaborazione con l’amministrazione dell’ex sindaco Loi, si era preso in carico i lavori di rifacimento del tetto che rischiava di crollare. Al completamento di questa fase dei lavori, la chiesetta rimase comunque chiusa in quanto pericolante a causa dello stato degli interni. Così una sera io e altre persone ci siamo trovati a discutere su come poterla riportare all’originale bellezza. Uno dei presenti, di sua spontanea volontà ha deciso di dare un primo contributo per finanziare l’opera spingendoci così a cercare il resto dei soldi per coprire la spesa totale. Rimboccandoci le maniche abbiamo organizzato feste ed eventi, cercato sponsor e ottenuto contributi da privati e aziende locali e non, che ci hanno permesso di riconsegnare, lo scorso ottobre, la chiesetta alla nostra comunità».

Un intervento radicale che ha richiesto tempo e dedizione, monitorato passo dopo passo dalla Soprintendenza alle belle arti; che ha riportato, sia nei lavori di rifacimento degli interni, sia in quello di recupero della facciata esterna, alla luce antichi affreschi e dipinti che sarebbero andati persi per sempre. Gli “Amici di Milies” si sono dati da fare per ridare lustro anche alla chiesetta parrocchiale di Col Lonc dove i volontari hanno gratuitamente restaurato gli arredi e i vecchi inginocchiatoi, oltre a installare un nuovo impianto di illuminazione esterna. Un concreto esempio di come si possa fare del bene alla collettività. Bene che troppo spesso viene minato da ignobili atti come quello di pochi giorni fa proprio a Col Lonc, in cui due delle quattro panchine regalate dalla parrocchia di Santa Lucia per abbellire la quattrocentesca chiesetta di Segusino, sono state rubate da ignoti. Un gesto increscioso che ha lasciato il segno sull’intera comunità ma che, di certo, non placherà l’istinto degli abitanti a prodigarsi per l’amore della propria terra.

 

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