Volano accuse e insulti fra donne leghiste

Degenera la discussione su Facebook: sorelle Tessarolo scatenate contro Tonello. Accuse di arrivismo e attacchi al partito

Sembrava una discussione sulla recente battuta di caccia di Flavio Tosi nella Marca, dove il segretario nathional del Carroccio punta a mettere radici. Poi si è passati alla linea politica di Salvini e Tosi, non più padana e secessionista.

E’ finita con stracci che volavano fra donne leghiste, e un fuoco di fila di accuse a Franca Tonello, attuale capo di gabinetto della Provincia, fedelissima del presidente Leonardo Muraro, big tosiano della Marca. Accusata di «pochezza politica ed arrivismo», oggetto di allusioni sul curriculum politico. «Lo sappiamo tutti qui che ti sei fatta strada a gomitate per accaparrarti un posticino ben difeso dai tuoi amici», scrive Mariapia Tessarolo, militante opitergina, sorella della più celebre Gloria, già nel cda di Rai Cinema a Roma. E aggiunge: «E ora (Franca ndr!) ti permetti di sputare sentenze su chi ti ha fatto avvicinare alla politica quando eri una ragazzina militante imberbe. La tua politica è vecchia, figlia della Dc, ma la storia spazzerà via le scorregge nell’aria come te, il tuo caro Tosi e i tuoi amici...».

Toni poco oxfordiani, come si vede. Mariapia Tessarolo, nel dichiararsi padana e fieramente secessionista, dice che quello che è venuto dopo Bossi «è fotocopia venuta male, puro escremento». Detto da una militante...

Era stata Gloria a innescare lo scambio di post, con una battuta su Tosi. «Dove può piantar radici, se non nella Marca?». Nel senso del tardivo. Da lì, allusioni orticole ai tosiani della Marca (chiamati «fasioi») e altre amenità. È intervenuta la terza Tessarolo, Alberta, a dar manforte alle sorelle. Tutt’e tre irriducibilmente bossiane e secessioniste. Come il segretario leghista, Michele Sarri, o il consigliere di Ormelle Luca Siffredi Gerotto, accorsi a sostenere le «Tessarolo sisters» nello smarcarsi da Salvini e Tosi, difesi invece da Tonello nelle strategie allargate al Centro Sud, al resto d’Italia, comunque non più improntate alla secessione e all’indipendenza della Padania. Le paginate dei post stanno girando da giorni in tutta la Lega. Con dovizia di commenti e battute. Così c’è chi chiede provvedimenti.

E Tonello? Lei, già assessore a Ponte di Piave e leader della lista Razza Piave, incassa e passa oltre. «Istintivamente, avrei voluto querelare, poi mi sono detta che avrei fatto peggio, bisogna pensare al territorio», dice, «con Gloria mi sono sempre confrontata schiettamente, ma nei binari. Mariapia ha scritto cose intollerabili, mi aspetto come minimo le scuse».

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