San Zeno, residence in via Cacciatori: si punta su affitti e villette fronte Sile

Il piano al posto degli immobili sfitti davanti Tonino Pizza. E si torna a parlare della lottizzazione ex Panatta Village

Federico De Wolanski
Una prima immagine del residence in via Cacciatori
Una prima immagine del residence in via Cacciatori

Mentre alle spalle dell’hotel Maggior Consiglio sono iniziati i lavori per edificare il lotto Peep di San Lazzaro rimasto nel cassetto per quasi vent’anni, in zona si muovono altri interessi immobiliari.

La “Corte San Lazzaro”, come è stato rinominato il progetto di edilizia nell’area Peep gestito dalla Cerv, prevede 32 appartamenti in classe A4 in una filosofia improntata anche al Co-housing e alla realizzazione di spazi condominiali condivisi dove poter anche lavorare. È già sul mercato.

Non ci sono, ma ci arriveranno i 14 appartamenti del residence previsto in via Cacciatori, alle porte di Santa Maria del Sile e San Zeno. Lì ha messo gli occhi l’imprenditore Roberto Alibardi, lo stesso che sta edificando la villa all’altezza del cavalcavia a chiocciola di Sant’Antonino, con l’impresa Maccatrozzo.

Il piano è quello di realizzare un nuovo complesso abitativo demolendo le palazzine e gli ex negozi dismessi davanti a “Tonino pizza”, poco prima del passaggio a livello di San Zeno. Il progetto era stato ipotizzato già anni fa, ma solo ora – anche dopo le trattative fatte con gli ultimi inquilini – è arrivato quasi ai blocchi di partenza. Se ne sta discutendo in Soprintendenza, dove i disegni architettonici dello studio Tronchin hanno già avuto il via libera e ci si confronta ora sulle finiture.

Si prevede la costruzione di 14 residenze, di cui una parte costituita da mini appartamenti in una nuova palazzina più rientrata rispetto alla strada, le altre in sei villette a schiera fronte Sile. Gli appartamenti sarebbero tutti destinati al mercato degli affitti, oggi quantomai infeltrito in una città con tantissima richiesta e offerta quasi azzerata.

Non appena incassato l’ok dei beni culturali il progetto verrà portato al tavolo della commissione edilizia per poi – se approvato – far partire la richiesta del permesso a costruire.

Spostandosi verso sud, direzione Ghirada, sono ormai ultimati i lavori del residence “Maffioli”, tra la ferrovia e via Sarpi, area verde che guarda verso il Panatta Racquet Club e confina con i terreni dove l’ex campione con la società A&P International avevano in progetto di costruire un residence green”Green Village” da 20 mila metri cubi (questi i parametri approvati dal Comune dopo una riduzione).

Il piano è sfumato per il boom dei costi e l’area è stata messa sul mercato. A rilevarla una società vicentina che avrebbe proposto al Comune un nuovo progetto “Green Village”, ulteriormente ridotto nelle volumetrie sia delle palazzine, che degli appartamenti: meno spazi di lusso, più mini appartamenti, come per il progetto di via Cacciatori, a dimostrazione che il mercato pare stia virando su un offerte più accessibili.

Si muove il grande, ma anche il piccolo. E sempre nella stessa zona. Ancora a San Lazzaro ma in via Petrarca, nel reticolo di strade che si allarga alle spalle dell’Istituto Giorgi c’è il nuovo “Residence Petrarca”, anche quello costruito al posto di una vecchia volumetria, dando spazio a una manciata di nuovi appartamenti (sei in progetto) di media metratura.

Più a sud, in via Selvatico, al confine con Preganziol, si sta programmando la realizzazione di un nuovo piccolo complesso residenziale denominato Iris, di sole cinque unità, realizzate con la demolizione e ricostruzione di un vecchio edificio. Il tutto in una città dove, negli ultimi anni e mesi, come ha evidenziato una ricerca di Immobiliare.it, i prezzi continuano inevitabilmente a salire.

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