Vittorio Veneto, sarà abbattuto il muro che separa le suore di clausura dai fedeli
La parete che della chiesa del monastero di San Giacomo che separa l’assemblea delle religiose dagli astanti della messa sarà sostituita da una grata leggera e trasparente

VITTORIO VENETO. «L’abbattimento della parete della chiesa che separa la nostra assemblea dalla riunione dei fedeli che partecipano alla messa vuole essere una maggiore apertura al mondo, un’unione più salda tra le religiose e i laici». Lo ha spiegato suor Aline Pereira Ghammachi, abbadessa del monastero cistercense dei Santi Gervasio e Protasio di San Giacomo di Veglia.
Si tratta di una novità storica per l’edificio religioso, che in questo periodo è oggetto di un intervento di restauro molto consistente, che sarà concluso entro la fine del 2022, e che riguarda anche le facciate. L’abbattimento del muro, che sarà al centro di un progetto ad hoc, non ancora definitivo, ha un significato anche simbolico, e testimonia la volontà del monastero di intrecciare legami sempre più saldi con la comunità locale.
La giovane madre superiora, di origine brasiliana, laureata in economia e commercio dopo un passato professionale nel settore della comunicazione, è la principale artefice di questa svolta.
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