A Vittorio Veneto la stangata su società sportive e asili nido

L’accusa del consigliere di opposizione Posocco per la gestione della pista di atletica: «La tariffa a sportivo passa da 100 a 500 euro l’anno». L’assessore De Antoni: «Pressioni finanziarie dall’alto mai viste»

Francesco Dal Mas
La pista di atletica di Vittorio Veneto
La pista di atletica di Vittorio Veneto

«Inspiegabile stangata per le società sportive». Così Gianluca Posocco, consigliere comunale di opposizione, sull’aumento delle tariffe per l’uso della pista di atletica. Le società fino a 10 atleti pagheranno nel 2026, 500 euro l’anno, contro i 100 del 2025. I gruppi con più di 10 atleti dovranno sborsare 600 euro contro i 200 di oggi. Ancora di più le società da fuori Comune. La nuova tariffazione sarà portata all’esame della Commissione Bilancio in programma mercoledì 18 dicembre.

«Ma non è l’unica amara novità – sottolinea Posocco –. Per i contribuenti con un Isee superiore a 35 mila euro aumenteranno le tariffe del nido, della mensa e dei servizi estivi, saranno tassati pure i morti, cioè le prestazioni e le forniture». Il bilancio di previsione 2026-2028 verrà presentato in consiglio comunale la sera di lunedì 22 dicembre.

I tagli

«È notorio che i Comuni stiano soffrendo di una stagione di tagli ai trasferimenti da parte dello Stato – puntualizza l’assessore al Bilancio, Giulio De Antoni –. La politica del governo è stata avviata nel 2024 e pare purtroppo continuare (anzi, aggravarsi) anche nella Legge Finanziaria 2025. È un’inversione di tendenza rispetto agli anni immediatamente precedenti che indubbiamente danneggia le attività delle amministrazioni di prossimità, quelle che concretamente agiscono sul territorio e interloquiscono con la cittadinanza».

Per De Antoni, sono scelte politiche che si inseriscono all’interno di un quadro di aumenti delle spese a carico dei Comuni, a causa delle enormi pressioni inflattive sui servizi e sulle prestazioni di cui ogni amministrazione locale si avvale (personale alle dirette dipendenze, spese per pulizie, assistenza software, manutenzioni ordinarie). «Siamo quindi molto soddisfatti di essere riusciti a presentare il bilancio nei tempi prestabiliti. È un bilancio ambizioso – sottolinea De Antoni – perché permette di insistere nel percorso di investimenti e rinnovamento della città».

I servizi

L’amministrazione sottolinea il fatto di aver aumentato i fondi stanziati per il sociale, «in un momento in cui le pressioni finanziarie sono importanti, sia a causa dell’aumento delle disuguaglianze sociali, sia a causa dell’avvio delle onerose (per le casse comunali) riforme di governance territoriale decise a livello nazionale».

Per quanto riguarda i servizi a domanda individuale, «siamo riusciti ad evitare il quadro di drastici aumenti delle tariffe che si è creato in moltissimi altri comuni di grandezza inferiore, pari o superiore al nostro» aggiunge l’assessore. Il riordino delle tariffe per la refezione scolastica è proseguito. «È ispirato a criteri di progressività e permette al 40% delle famiglie di usufruire di importanti scontistiche, peraltro in un quadro tariffario già comparativamente vantaggioso. Inoltre, per quanto riguarda l’asilo nido, nonostante il già richiamato quadro di importante aumento dei costi a carico del Comune, si garantiscono le famiglie a basso e medio reddito da ogni ipotesi di aumento delle rette».

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