Vittorio, morto un pedone investito davanti all’ospedale

L’incidente è avvenuto nel tardo pomeriggio di lunedì a pochi passi dalla struttura sanitaria cittadina. Inutili i soccorsi

Autista degli scuolabus investito e ucciso mentre attraversa la strada sulle strisce pedonali. Tragedia ieri alle 17.10 in via Forlanini, proprio davanti al parcheggio dell’ospedale di Costa. Agostino Gava ha perso la vita investito da una Mini Cooper che l’ha preso in pieno mentre stava attraversando sulle zebre  nelle vicinanze dell’incrocio con via Carbonera. Per l’austista di Cappella Maggiore non c’è stato nulla da fare nonostante l’immediato intervento del 118. Avrebbe compiuto 56 anni il prossimo 21 novembre. Immediate sono scattate le polemiche per la scarsa luminosità di quel tratto e per la pericolosità dell’incrocio con via Carbonera. La notizia è arrivata come un fulmine anche a Cappella Maggiore dove Agostino Gava viveva in via Campagnole insieme alla moglie Teresa Carniato. Lascia una  figlia. La tragedia si è consumata in una manciata di minuti.

Agostino Gava aveva concluso come ogni giorno il giro con lo scuolabus che guidava per conto della ditta vittoriese Mesulana Servizi. Con il mezzo era appena rientrato nel parcheggio aziendale in via Fermi 2, dietro al   Blu Caffè. Una routine che compiva ormai da molti anni come dipendente della società vittoriese. Nel parcheggio  si è fermato con T.F., 43 anni, residente a Sarmede. Con lei Gava ha iniziato a scambiare quattro chiacchiere come capitava spesso alla fine del turno di lavoro. Insieme si sono avviati verso via Forlanini perché entrambi avevano l’auto parcheggiata dall’altra parte della strada. E sempre insieme hanno raggiunto le strisce pedonali nei pressi dell’incrocio con via Carbonera. Stava cadendo una pioggia leggera e la strada come sempre in quel tratto era poco illuminata.

I destini dei due colleghi, a loro insaputa, si sono divisi proprio nel momento in cui hanno iniziato ad attraversare la strada. La giovane collega è andata per prima, soltanto pochi passi davanti ad Agostino, ma sufficienti per salvarle la vita. Nel momento in cui Gava, infatti, era sulle strisce in mezzo alla strada, è sopraggiunta una Mini Cooper, condotta da L.P., operaio ventenne di Cappella Maggiore che viaggiava in direzione di Anzano. Il giovane, secondo testimonianze , pare avesse rallentato la corsa  perché voleva parcheggiare poco dopo per andare al bar a comprare le sigarette. Non si sa con esattezza cosa sia successo in quella minuscola frazione di tempo. La Mini ha centrato in pieno il povero Agostino che è volato sul parabrezza e poi a terra. Fin dal primo momento i soccorritori hanno capito la gravità della situazione. In un attimo dal vicino ospedale è arrivata l’ambulanza, Gava è stato trasportato al Pronto soccorso dove i medici hanno tentato di salvargli la vita. Inutilmente, l’uomo è infatti spirato poco dopo. Sull’asfalto di via Forlanini sono rimaste i segni della tragedia. L'enorme chiazza di sangue, poi l’ombrello dell’autista volato lontano, il suo marsupio, i suoi effetti personali. Sul posto sono intervenute la polizia locale  e la polstrada di Vittorio Veneto per i rilievi.

Proprio gli agenti della polstrada hanno interrogato i testimoni nei vicini uffici della Mesulana Servizi, dove da molti anni Agostino Gava lavorava. «Ormai cominciava a intravedere la pensione», dice con la voce rotta dal dolore un altro collega. Le forze dell'ordine stanno facendo indagini sull'esatta  dinamica dell’incidente. Il giovane operaio non ha evidentemente visto i due pedoni che stavano attraversando sulle strisce. Resta da capire se si sia trattata di una fatale distrazione dell’automobilista o se le condizioni di scarsa illuminazione, insieme alla pioggia, possano essere state una concausa. «Era un nostro cliente», dicono di lui al Blu Caffè, «ogni tanto veniva qui a prendere qualcosa con i colleghi. Qui il problema è l’illuminazione. Proprio dove ci sono le strisce pedonali la strada non è ben illuminata». La zona infatti, non è nuove a polemiche sulla viabilità, particolarmente intasata per la vicinanza di ospedale, casa di riposo e hospice.

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