Vittorio, Carnevale per quattordicimila In piazza l’ironia contro gli autovelox

Don Walter vestito da Giulio Cesare per il 15esimo anno «Anche in questo modo si fa comunità, col divertimento»
Allegranzi Vittorio Veneto Sfilata Carri mascherati
Allegranzi Vittorio Veneto Sfilata Carri mascherati



Forse l’ultimo Carnevale di Marca, prima della sospensione per il Coronavirus. Si è svolto ieri a Vittorio Veneto, con la partecipazione di circa 14 mila spettatori; molto più numerosi di quelli attesi, anche se un numero inferiore rispetto all’anno scorso. E non è mancata l’ironia politica: alcuni vittoriesi si sono mascherati da autovelox e si sono pure fatti un selfie con il vicesindaco Gianluca Posocco. È’ stato lui, infatti, a volerli; ben 17 quelli installati nei giorni scorsi, peraltro con una sola macchinetta di rilevazione. «Nessun pentimento?» è stato chiesto a Posocco. «No, nessuno» è stata la risposta.

I carri sono comparsi in viale della Vittoria verso le 15, ma alle 14 l’organizzazione ancora non sapeva se sarebbero partiti. Incombeva il contrordine tanto temuto della Protezione civile. Sul palco della regia il vicesindaco Gianluca Posocco ostentava una serenità assai poco tranquilla. Il suo capo, il sindaco Antonio Miatto, partecipava nello stesso momento ad un vertice con i colleghi, tutti convocati dall’Usl 2. Preoccupato pure l’europarlamentare Gianantonio Da Re, pure lui sul palco. Alla fine, dopo circa due ore, un profondo sospiro di sollievo.

«È andata bene»

«Siamo soddisfatti – ha ammesso il presidente dell’Associazione Carnevali di Marca, Redo Bezzo - perché la manifestazione è filata via liscia, nel pieno rispetto delle direttive che ci erano state date» . «Ovviamente la festa è stata un po’ sottotono – ha spiegato il vicesindaco Posocco – perché in tutti c’è la preoccupazione per quello che potrebbe accadere. Con serenità, ma senza esagerare, la nostra gente si è legittimamente divertita». Da ricordare che una quota dei biglietti venduti andrà in solidarietà.

LA SFILATA

La sfilata è stata presentata da Roberto Biz, un figlioletto, e Federico Campo Dall'Orto, vestiti rigorosamente da Banda Bassotti. Con la diretta de “La Tenda TV” sono comparsi i carri del Gruppo “W il paron dei peri” (L'Innamorato Pierrot) e della Scuola primaria Manzoni di Vittorio Veneto (Gruppo mascherato a piedi), che hanno raccolto numerosi applausi di incoraggiamento. Sono arrivati poi i bambini, ragazzi e giovani della parrocchia di Boccadistrada e Santa Maria (Cesare e i Romani). Da Cesare non poteva che vestirsi il parroco, don Walter Gatti, che da 15 anni partecipa alle sfilate di carnevale. «Anche in questo modo – ha detto – si può fare comunità. Collaborano, infatti, due parrocchie. E collaborando ci si diverte. E divertiamo, in modo sano». La sfilata è proseguita col Gruppo Sanvecarri San Vendemiano (I Superpannolini), il Gruppo Amici di Chions (Manny Tuttofare), I Veci Fulminadi de Santa Lucia de Piave (Hippie), il Gruppo Alpini Scuola materna Sernaglia della Battaglia (Che musica maestro), la Scuola enologica Cerletti di Conegliano (Le colline del Prosecco patrimonio Unesco/vendemmia eroica), la parrocchia di Nervesa della Battaglia (Il tempo galoppa), Gruppo Coriandolando per Pieve (Gli Aristomatti), il Gruppo Chions Tuttinsieme (Facce da cinema), Gruppo Dal Santo di Prata di Pordenone (The Fabulous 50's), il Comitato Colombere Cusignana (Giungla in allegria). In piazza del Popolo hanno suonato i “Doppio Zero”.

IL SOCCORSO

Con Vittorio Veneto i Carnevali di Marca superano di gran lunga quota 100 mila spettatori. Nel contesto dell’evento c’è stato anche un momento di particolare apprensione quando è stata soccorsa una vittoriese che si è sentita improvvisamente male in casa, lungo viale della Vittoria. —



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