Villorba, ruspe in azione Giù la vecchia biblioteca diventerà un’area verde

VILLORBA

Le ruspe hanno cominciato a demolire la vecchia biblioteca comunale. Al suo posto, in parte, tornerà un’area verde. È una delle poche operazioni, di questi tempi, di restituzione al suolo naturale di un’area costruita, in provincia di Treviso. Un piano che va ad aggiungere un tassello alla riqualificazione del polo scolastico di Villorba, che si completerà con la realizzazione del palazzetto dello sport, ad uso anche degli alunni. Il cantiere per i lavori di demolizione è stato aperto il 9 dicembre, lo smontaggio degli elementi interni è cominciato il giorno successivo, mentre l’avvio della demolizione vera e propria ha preso il via ieri. L’edificio non sarà più parte del paesaggio di Villorba entro metà gennaio, quando le ruspe avranno completato la demolizione.

L’ex sede della biblioteca era stata costruita come asilo nel 1959 dalla parrocchia di Villorba. Nel1979 fu ceduta al Comune che lo usò prima come scuola e in seguito appunto come bibliotecacComunale. Nel 2018, dopo il trasferimento della biblioteca nella nuova sede della Barchessa di villa Giovannina, l’edificio ha cominciato a perdere la sua funzione. L’immobile ha sempre ospitato associazioni culturali villorbesi che in questi due anni hanno trovato nuova collocazione in altre sedi pubbliche, proprio per consentire la demolizione dell’immobile, il cui restauro sarebbe costato troppo per giustificare l’utilizzo di risorse pubbliche. «L’edificio è sempre stato oggetto di regolare manutenzione al fine di mantenerlo in buone condizioni, ma era ormai inadeguato alle normative per le costruzioni in zona sismica», sono le parole di Antonio Pavan, architetto dei lavori pubblici. «Di qui Il progetto, redatto dall’ufficio lavori pubblici, che prevede la realizzazione di un’area verde alberata e di un parcheggio a completamento di quello adiacente. Inoltre verrà fatta della recinzione sul lato della scuola elementare».

«Il progetto», conclude il sindaco Marco Serena, «prevede una spesa complessiva di 65 mila euro, ed è cofinanziato per 20 mila euro dal contributo assegnato dal fondo regionale per la rigenerazione urbana sostenibile e per la demolizione. Finanziamento di interventi di demolizione di opere con ripristino del suolo naturale o seminaturale». —



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