Montebelluna, mozione bipartisan: «Serve un nuovo parcheggio multipiano al San Valentino»
Approvata all’unanimità la mozione per chiedere alla Regione i fondi per un parcheggio multipiano all’ospedale San Valentino. Maggioranza e opposizione unite: «L’attuale area sosta è insufficiente, ora la palla passa alla Regione Veneto»

Mozione bipartisan per avere un parcheggio degno di tal nome e capiente all’ospedale San Valentino. Avrebbe dovuto già esserci un park sotterraneo come ha ricordato il Dem Pietro Dal Zotto, ma non è mai stato realizzato. Adesso si punta su una struttura multipiano nella zona nord dell’ospedale.
Con la mozione approvata all’unanimità giovedì sera si chiede alla Regione i finanziamenti necessari a realizzarlo, richiesta però va detto che fino ad ora Palazzo Balbi non ha mai accolto di buon grado. Ora, una volta preso in carico, Borgia potrà portare sul tavolo della Regione la richiesta.
La carenza di parcheggi al San Valentino, circondato da una zona residenziale, è quotidianamente sotto gli occhi di tutti, gli appelli negli anni scorsi si sono sprecati, adesso però c’è un fronte comune tra maggioranza e opposizione per trovare una soluzione. Come detto non si parla più del parcheggio sotterraneo a più piani, indicato solo dalla pulsantiera degli ascensori che portano ai reparti di degenza (viene indicato fino al -4), visto che quello spazio, ricavato dopo la bonifica delle vasche della nafta, è stato poi riempito di ghiaia.
Così non rimane che la soluzione di un parcheggio multipiano sopraelevato nella zona nord, dove ora si trova un conteso parcheggio a raso, utilizzato anche dai dipendenti ospedalieri che arrivano per il cambio turno. «È necessario trovare una soluzione» ha detto la dem Elisamaria Bressan, «perché il parcheggio attuale è inadeguato». «Solo un pazzo voterebbe contro una tale mozione» ha risposto Giorgio Capovilla, FdI, «ma il discorso parcheggi andrebbe allargato anche alla prossima casa della comunità e al centro prelievi, altrimenti la proposta risulta povera».
Via libera alla richiesta alla Regione per dare una risposta a tale criticità anche dal sindaco Adalberto Bordin, che ha ricordato di avere avuto varie interlocuzioni proprio su questo problema. Adesso la palla passa alla Regione Veneto. «Perché altri ospedali hanno ricevuto i fondi necessari» ha sottolineato il Dem Silvio Tessari, «e l’ospedale di Montebelluna invece no?».
Discussa anche la questione della ciclopedonale alla futura rotonda tra la Feltrina e via Groppa richiesta dai residenti. Di fronte alle sollecitazioni delle opposizioni l’assessore ai lavori pubblico Adriano Martignago ha ribadito che saranno predisposte la opere propedeutiche per eventualmente realizzarla in futuro. Ma intanto sarà costruita la rotonda in quello che è ritenuto uno degli incroci più pericolosi di Montebelluna. —
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso








